Locarnese

Cadenazzo-Quartino: al secondo tentativo ecco i semafori

Nuova votazione in Gran Consiglio dopo l'accoglimento delle mozioni. La maggioranza qualificata c'è. Ma c'è il rischio di un ricorso

Una delle rotonde che resterà (Ti-Press)
11 dicembre 2018
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Quarantanove voti a favore, ventisette i contrari, sette gli astenuti: la semaforizzazione sulla Cadenazzo-Quartino si farà, seppur al secondo tentativo. Il rapporto redatto da Fabio Badasci (Lega) e Nicola Pini (PLR) sulla semaforizzazione del tratto e relativa rimozione delle rotonde per alleggerire la criticità del traffico è tornato in Gran Consiglio oggi, raccogliendo quella maggioranza qualificata che era mancata al termine della votazione dello scorso 18 giugno. Al primo tentativo, si ricorda, 44 voti – 2 in meno di quanto richiesto per autorizzazioni di credito superiore ai 5 milioni di franchi – non erano bastati, un risultato che aveva aperto la strada a 3 mozioni, inaugurate da quella di Giorgio Pellanda, affinché si rivotasse sul tema in nome di quella che, comunque, si riteneva una chiara maggioranza. Mozioni accolte (tra l'integrale e il parziale) lo scorso 4 novembre.

Prima della votazione di oggi, il capo del Dipartimento del territorio Claudio Zali ha aggiornato sulle tempistiche, leggermente slittate per la ripresentazione, confidando nella delibera degli appalti «entro l’autunno dell’anno prossimo» e nella partenza dei lavori «all’inizio del 2020, per un costo complessivo di 3,3 milioni di franchi con un 10% di appossimazione, in più o in meno, compresi i costi di rimozione». Il PPD di Cugnasco-Gerra, tuttavia, secondo quanto anticipato dalla Rsi, potrebbe però lanciare un referendum.

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