Locarnese

Aiuti finanziari a chi prende casa in Lavizzara

Il 12 dicembre in Consiglio comunale un credito di 300mila franchi; soldi che serviranno a sedurre nuovi domiciliati

Fusio (Ti-Press)
22 novembre 2018
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Un credito quadro di 300mila franchi per un periodo di tre anni: soldi che saranno elargiti a chi deciderà di costruire o riattare un’abitazione primaria nel Comune di Lavizzara (569 abitanti). La decisione di mettere a disposizione questa cifra spetterà al Consiglio comunale, che si riunirà il 12 dicembre.

Il Municipio, che lo scorso aprile ha nominato una speciale “Commissione incentivi”, prosegue quindi nella sua politica per attirare nuovi domiciliati, allo scopo di invertire la tendenza allo spopolamento. I problemi sono noti: “La diminuzione delle nascite con il conseguente pericolo di chiusura della scuola; la necessità di favorire l’insediamento di nuove famiglie e di conseguenza il bisogno di trovare gli alloggi necessari; l’elevato numero di abitazioni vuote a rischio deperimento situate all’interno dei nuclei”, scrive il Municipio nel suo messaggio al Legislativo. I 300mila franchi verranno concessi, secondo un rigido regolamento, a chi ristrutturerà o costruirà un’abitazione a uso primario. Un uso che dovrà essere garantito per almeno dieci anni: chi non sarà in grado di ottemperare all’impegno, dovrà mettere l’immobile a disposizione di terzi, comunque quale abtazione primaria. Chi ristruttura, spendendo almeno 200mila franchi, potrà ricevere 150 franchi per metro quadrato, ma al massimo 30mila franchi; a chi costruisce investendo un minimo di 400mila franchi andranno 100 franchi al metro quadro, ma non oltre i 20mila franchi. Ricordiamo che lo stesso Comune aveva già deciso di concedere un incentivo alle nuove famiglie e sostegni finanziari a quelle già domicliate o residenti con figli che frequentano la scuola locale.

Cevio, Albinen e gli altri

Lo spopolamento delle valli è un problema tanto vecchio quanto diffuso in Svizzera. Albinen (240 abitanti), in Vallese, aveva fatto parlare mezzo mondo, proponendo aiuti fino a 70mila franchi per l’insediamento di famiglie composte da almeno quattro persone. Anche in questo caso con regole ferree: genitori sotto i 45 anni, domicilio per almeno 10 anni, ristrutturazione o costruzione di una casa con un investimento da 200 mila franchi in su e, se stranieri, con il permesso C.
Si sono attivati sul fronte della promozione e degli studi per indagare le possibilità d’insediamento primario località come Cevio, Faido e Airolo. Per attirare domiciliati si punta su buoni servizi e elevata qualità di vita. Inoltre gli immobili – come rilevato da una recente ricerca a livello nazionale – hanno prezzi più abbordabili rispetto a quelli dei centri urbani. La Calanca va addirittura nella direzione del recupero di stabili, tramite la Fondazione futuro Calanca, da assegnare a giovani disposti a prendervi domicilio.

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