Locarnese

Pedemonte, palestra ai blocchi di partenza

Il Municipio ha licenziato il messaggio con un credito di 160mila franchi per la progettazione di massima dell'opera.

19 novembre 2018
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Con uno scatto degno di uno sprinter, il Municipio di Terre di Pedemonte è riuscito a inserire, nell’ordine del giorno dell’ultima seduta dell’anno di legislativo, in programma martedì 18 dicembre, il credito per la prima fase di progettazione della nuova palestra e rifugio PCi a Verscio. Se i consiglieri comunali approveranno i 160mila franchi destinati a tale scopo, ecco che l’iter potrà iniziare in tempi relativamente brevi. Per arrivare a questo messaggio, l’esecutivo non ha lesinato gli sforzi: ha incontrato i membri della Commissione della gestione e il progettista, ha ascoltato il parere di un giurista specializzato (per la stesura dei contratti con i professionisti del ramo) e coinvolto tutto il pool di esperti in modo tale da far avanzare al meglio – e in maniera coordinata – tutti gli attori coinvolti in questa operazione. Essendo tuttavia il limite di spesa di competenza municipale superato (cosa che non sarebbe avvenuta se ci si fosse appoggiati unicamente sul mandato dell’architetto progettista, Elena Fontana) ecco che si è reso necessario chiamare in causa il legislativo.

L’Amministrazione non ha dunque voluto correre rischi ed è decisa a partire col piede giusto. Una volta completato l’elaborato di massima, si procederà con l’allestimento del successivo credito, inerente stavolta progettazione definitiva e domanda di costruzione (ovviamente musica del nuovo anno). Ad accompagnare l’autorità municipale nella realizzazione dell’opera (investimento previsto circa 4 milioni) saranno due figure: un consulente del committente, vale a dire un architetto indipendente che faccia da tramite tra l’autorità e il progettista, col ruolo anche di controllo e verifica e il presidente della commissione della giuria (per fare in modo che le osservazioni emerse e messe nero su bianco nel rapporto siano rispettate). Un modo, insomma, per tutelarsi da intoppi o rallentamenti nell’iter procedurale preliminare di un’infrastruttura che costituisce l’investimento più importante della legislatura (anche in termini di attese da parte di scuole, associazioni sportive e non). Come detto i costi complessivi per il passaggio dalla fase di “concorso” a quella di progettazione di massima raggiungeranno i 160mila franchi.

Da precisare che l’intervento progettato si estende su un’area di proprietà del Patriziato generale delle Terre di Pedemonte con Auressio e che l’iter di acquisizione del fondo dovrà, ovviamente, trovare le parti consenzienti sul prezzo dell’operazione.

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