Locarnese

Brissago abbandona le 'sue' Isole

Con la cessione della quota di proprietà al Cantone, i tre Comuni 'escono ufficialmente di scena'. La palla passa ai rispettivi legislativi e al Parlamento.

C'eravamo a lungo amati... (Ti-Press)
17 novembre 2018
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Isole di Brissago, la svolta storica. Quella che porterà – se il legislativo del borgo di confine darà il suo consenso – alla cessione definitiva al Cantone delle quote brissaghesi di questo conosciutissimo fazzoletto di terra emersa del Verbano. L’accordo raggiunto dopo anni di (non facili) trattative con Bellinzona prevede che il Comune ottenga, quale contropartita, importanti superfici di demanio lungo la riva. Una permuta che quindi non lascerà Brissago (come pure i vicini di Ronco e Ascona) in braghe di tela (anche perché il deficit della comproprietà se lo penderà a carico il Cantone). Lo Stato, come noto, è disposto a investire importanti risorse finanziarie per rilanciare l’interesse per questo pittoresco spazio lacustre (assumendosi, pure, il personale impiegato nel ristorante e nel Parco botanico). L’accordo raggiunto lo scorso mese di ottobre dovrà, ovviamente, essere accolto dai consigli comunali dei tre enti, oltre che dal Gran Consiglio.

Nel frattempo il Municipio ha licenziato anche il preventivo 2018. Spiccano: un aumento della spesa legata agli stipendi dei docenti; un incremento delle uscite, al dicastero previdenza sociale, dovuto al maggior numero di anziani brissaghesi ospiti di istituti di cura. Infine un aumento degli ammortamenti da ricondurre alla voluminosa mole di investimenti effettuati nel 2018 e dagli ammortamenti che ne sono scaturiti. Sono queste le principali differenze che caratterizzano il preventivo 2019 rispetto al precedente documento contabile. Scostamenti che non allarmano l’Amministrazione e che non vanno sicuramente a intaccare la qualità dei servizi offerti alla cittadinanza. Per quanto riguarda le cifre nude e crude, le uscite raggiungeranno il prossimo anno i 10,651 milioni di franchi
(-136mila rispetto al 2018); i ricavi i 3,63 (-433mila), con un fabbisogno d’imposta di poco superiore ai 7 milioni (in crescita di 296mila franchi). A ciò vanno ad aggiungersi 1,77 milioni previsti come uscite per investimenti. A detta del Municipio, il disavanzo complessivo di poco meno di 295mila franchi (moltiplicatore ancorato all’85%) non preoccupa. Anche perché la sensibile diminuzione dei ricavi si spiega unicamente con la mancata vendita dello stabile ex Coop, operazione che avrebbe sicuramente portato un utile. Siccome a Brissago, al momento del tirar delle somme, i bilanci si sono sempre chiusi con risultati migliori delle attese c’è da supporre che anche il 2019 presenterà dei conti in pareggio.

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