Locarnese

Dopo Asfaltopoli è l'ora di Raccoltopoli?

Gambarogno, il consigliere comunale Cleto Ferrari interroga il Municipio su possibili scorrettezze nel bando di concorso per la raccolta dei rifiuti

Cleto Ferrari (Ti-Press)
25 settembre 2018
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“Sembrerebbe che il Comune voglia promuove una politica volta a escludere la concorrenza nella raccolta rifiuti e quindi a fare pagare ai cittadini servizi troppo cari e quindi una tassa base rifiuti molto elevata!”. Il consigliere comunale Cleto Ferrari (lista civica Per Gambarogno) con un'interpellanza entra a gamba tesa sul Municipio. L'accusa: “Il 31 agosto ha pubblicato il concorso per la raccolta di rifiuti solidi urbani nel periodo 2019-22. Ma leggendo lo stesso emerge in modo evidente che sta cercando di favorire le ditte già esistenti a scapito di nuove che potrebbero entrare in questo ambito a portare un po’ di aria fresca e sana concorrenza, più che mai necessaria”. Questo dopo che lo scorso luglio “abbiamo già dimostrato con un'interpellanza importanti margini di manovra di riduzione dei costi nella raccolta degli scarti vegetali che vanno d incidere in modo importante sulla tassa base dei rifiuti. Abbiamo anche dimostrato che il Municipio se avesse voluto avrebbe potuto ridurre le tasse sui rifiuti al settore della ristorazione, del commercio e del turismo in modo importante già nel 2018 e non lo ha fatto!”.

Quanto all'ultimo bando di concorso, “pecca in più punti: non è stato pubblicato sullo sportello virtuale del sito internet comunale; si fissano solo sei giorni per iscriversi e quindi partecipare al concorso; con i criteri di idoneità si favoriscono le ditte già operanti a scapito di nuove alle quali è praticamente impossibilitato partecipare al concorso; con i criteri di aggiudicazione e relative ponderazione si fa solo l’interesse di chi già opera nella raccolta dei rifiuti!”.

La nuova ditta esclusa 4 anni fa

Da qui una serie di domande: “Corrisponde al vero che 4 anni fa una 'nuova' ditta avrebbe offerto un costo di raccolta nettamente inferiore alle altre ditte già presenti sul mercato? Come mai allora non si è poté aggiudicare a quella ditta l’appalto raccolta rifiuti? Come mai nel bando di concorso a margine si fissano criteri di idoneità che favoriscono le ditte già operanti a scapito di nuove alle quali è praticamente impossibilitato partecipare al concorso? Come mai nel bando di concorso a margine si fissano criteri di aggiudicazione e relative ponderazioni con cui si fa solo l’interesse di chi già opera nella raccolta dei rifiuti? Non sarebbe il caso di discuterne in Consiglio Comunale?”. 

 

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