Spettacolare recupero di un'imbarcazione colata a picco a Ranzo (Gambarogno). Giaceva a 175 metri di profondità.
Avvincente recupero, a 175 metri di profondità, di un natante colato a picco una decina di giorni fa nel Lago Maggiore, nello specchio d’acqua antistante Ranzo (Gambarogno). L’imbarcazione si era inabissata probabilmente a seguito di una collisione . Laboriosa l’operazione di recupero, che ha visto dispiegati mezzi di ricerca all’avanguardia. Un intervento necessario al fine di impedire la fuoriuscita di idrocarburi sui fondali. A gestire il lavoro sono stati i tecnici della ditta Boerlin Lavori Subacquei di Vira Gambarogno. In un primo momento si è proceduto alla localizzazione del natante tramite un ROV subacqueo, uno speciale robot guidato dalla superficie e capace di operare a grandi profondità; in seguito la barca è stata agganciata con delle funi e solo in una terza fase, grazie alla collaborazione della polizia lacuale e di alcuni militi del Corpo Pompieri di Locarno, l’imbarcazione è stata riportata in superficie tramite un argano posizionato su una chiatta. Il motoscafo si trova ora in un cantiere nautico della zona per gli accertamenti del caso.