Locarnese

Il buongiorno si vede dal cestino

Assegnato a Gordola il marchio No-Littering, garanzia di buona educazione ecologica

(Chi ben comincia... (Ti-Press))
14 luglio 2018
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Il marchio No-Littering non è una ricompensa, e nemmeno una scommessa. È piuttosto una promessa, un impegno preso da città, Comuni o scuole che garantiscono gesti concreti contro il littering. Così come lo intende il Cantone, e come universalmente inteso, il littering è l’azione di “abbandonare volontariamente o per negligenza piccole quantità di rifiuti nelle aree pubbliche e private”. Da non confondere con lo smaltimento illegale dei rifiuti, siano essi domestici, industriali o artigianali, il cui scopo è risparmiarne i costi. Anche piccoli abbandoni di materiale, comunque – a partire dagli avanzi dei nostri picnic all’aperto – producono effetti su larga scala. Le iniziative anti-littering degli ultimi anni si ricordano per i circoletti sui marciapiedi bellinzonesi intorno a ogni gomma da masticare gettata in terra, o per i mozziconi di sigaretta giganti; si ricorderanno (e se non si ricordano è bene ricordare gli importi, perché sono salati) le sanzioni da 500 a 10mila franchi per episodi di littering e vandalismo a Locarno, scempi visivi in qualche modo affini.

Tocca ora a Gordola, dove ad appuntarsi simbolicamente i gradi di Città No-Littering a nome della stessa è René Grossi, capodicastero Sicurezza. È lui a spiegarci che «il marchio arriva garantendo la piena fattibilità di 5 specifiche attività durante l’anno». Qui brevemente riassunte: l’impegno nello smaltimento dei rifiuti attraverso l’ecocentro comunale e la raccolta a domicilio; l’impegno insieme alle scuole a sensibilizzare gli alunni grazie a progetti inerenti l’ambiente e l’energia; l’annuale raccolta di rifiuti su tutto il territorio comunale detta ‘Clean Day’ ad opera degli alunni delle elementari con aiuto comunale; i cartelli informativi sulla gestione del proprio cane e relativa raccolta di feci (cartellonistica di prossima installazione a Gordola); la posa di un contenitore-compattatore (Smart Waste – Clean Cube) dalle 5 alle 8 volte più capiente degli attuali cestini.

Mini-ecocentri, qualche criticità e un appoggio da Tenero

«Tutto questo si è già applicato in fase di sensibilizzazione nelle scuole, e si applicherà ancor più ora che del marchio No-Littering viene a conoscenza la popolazione», spiega Grossi, che riferisce di una Gordola «in parte efficiente per i piccoli ecocentri diffusi sul teritorrio, che avvicinano i cittadini alla gestione dei rifiuti, ma ancora affetta da qualche criticità derivante da altri centri meno ordinati nei quali si presta poca attenzione all’ordine». In quest’ottica, «esiste da alcuni anni un accordo con il comune di Tenero – aggiunge il Capo dicastero – affinché i nostri cittadini possano destinare lì tutti i giovedì sera e il sabato i propri rifiuti».

La tecnologia al Parco Carcale

Il Clean Cube è già attivo al Parco Carcale, dove i contenitori piccoli hanno fatto posto a quest’unico raccoglitore che in diversi momenti della giornata schiaccia i rifiuti di cui è riempito. Col vantaggio che «i dipendenti comunali – spiega ancora Grossi – possono controllarne a distanza il livello e muoversi per svuotare il cestino soltanto quando ve n’è la necessità». Il marchio No-Littering, lanciato nel 2017 dal Gruppo d’interesse per un ambiente pulito (Igsu), ha caratteri affini alle certificazioni di Città dell’Energia, se non altro per «l’impegno a garantire quanto applicato e a riproporlo l’anno successivo con gli stessi risultati e possibilmente introducendo novità», conclude Grossi, garante di pari iniziative nel 2019 dirette alle scuole elementari e alle giovani generazioni in generale.

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