Locarnese

Gambarogno, commissione ad hoc per studiare i rifiuti

Il Municipio ha deciso di istituirla per preparare la revisione del Regolamento e cercare soluzioni idonee alla riduzione dei costi del servizio

Ti-Press
20 aprile 2018
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Il Comune di Gambarogno ha deciso di istituire una commissione mista ad hoc per preparare la prossima revisione del Regolamento rifiuti e cercare soluzioni idonee alla riduzione dei costi del servizio. Lo ha deciso il Municipio, “preso atto dell'ultima votazione del 4 marzo”, quando la popolazione, chiamata alle urne da un referendum, per la seconda volta si è espressa a maggioranza contro l'introduzione della tassa sul sacco “malgrado il Cantone ne abbia già sancito l'obbligatorietà, pure accettata dalla popolazione del Comune”. Un voto che, sottolinea ancora l'esecutivo di Gambarogno, “ha creato una certa sorpresa per la palese contraddizione”.

Il Municipio comunica inoltre che la Sezione enti locali, sentito anche l'Ufficio dei rifiuti e dei siti inquinati (Spaas), ha esaminato le rivendicazioni dei referendisti. L'introduzione di una norma transitoria, fino a fine giugno 2019, che permetta una copertura del servizio rifiuti del 70% “è inapplicabile”. La possibilità di ancorare le tasse in modo fisso nel Regolamento, con competenza di cambiarle sopo da parte del Consiglio comunale, “è in contrasto con il parere della Spaas”. Anche la possibilità di esentare la seconda abitazioni di domiciliati dalla tassa rifiuti “risulterebbe inapplicabile e in contrasto” con gli articoli di legge. E infine, la richiesta di ancorare nel Regolamento che il sacco da 35 litri non possa costare più di 1 franco e che il Municipio applicherebbe sempre il costo minimo deciso dal Consiglio di Stato, “risulta in contrasto con il principio di causalità”.

Invitati a far parte della speciale Commissione ad hoc, i referendisti “hanno condizionato la loro partecipazione all'accettazione dei punti citati, chiaramente irricevibili secondo l'Autorità di vigilanza, e alla comunicazione delle modalità di funzionamento della commissione”. La volontà espressa dal popolo a marzo, conclude l'esecutivo di Gambarogno, “avrà la sola conseguenza di posticipare l'introduzione della tassa sul sacco al 30 giugno 2019, con i limiti di rendere inapplicabili le norme che il Consiglio comunale aveva già deciso, in particolare l'abbassamento delle tasse base per gli esercenti e le imprese”.

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