Locarnese

Pro Velo delusa dal futuro ponte ciclabile sulla Maggia

L'associazione soddisfatta per lo stanziamento dei crediti per la bici, ma non per il progetto locarnese

L'attuale ponte sulla Maggia, con pista ciclopedonale
(Ti-Press)
21 febbraio 2018
|

Pro Velo Ticino “saluta positivamente i crediti votati finalmente dal Gran consiglio per la mobilità lenta nel Locarnese”. Si tratta delle prime misure del piano di agglomerato di seconda generazione (PALoc2), “approvate con notevole ritardo rispetto alla pianificazione originale”. L'associazione che tutela gli interessi dei ciclisti fa però notare che il progetto di nuovo ponte ciclabile sulla Maggia nei pressi della scuola media della Morettina, necessario visto che l'attuale ponte ciclopedonale verrà destinato ai bus, “peggiorerà in modo evidente il flusso delle biciclette: introdurrà infatti sulla sponda asconese un angolo di 90 gradi, quasi una barriera architettonica”. Chiede quindi “come sia stato possibile selezionare questo progetto che mostra delle evidenti criticità e notevoli svantaggi. Non va dimenticato che l’attuale ponte sulla Maggia è addirittura il tratto ciclabile ticinese con la maggiore frequenza di passaggi di biciclette. È evidente che nel progetto scelto la funzionalità e l'agio per ciclisti e pedoni (anche loro si ritrovano un percorso allungato) non sono stati ritenuti prioritari anche se già in passato erano stati segnalati altri analoghi interventi sbagliati, specialmente in Valle Maggia”. Pro Velo, in un comunicato stampa diffuso oggi, dichiara di essere consapevole che probabilmente una riconsiderazione del progetto e la riassegnazione del mandato non siano più possibili. All'associazione a tutela degli interessi dei ciclisti non rimangono quindi che due auspici: “il primo è quello di una parziale revisione della curva ad angolo retto in fase realizzativa, magari modificando anche leggermente l’angolo di inserimento del ponte sull’argine insommergibile; l'altro, più generale, è quello che siano coinvolte fin da subito, quando in futuro si sceglieranno nuovi progetti, anche le associazioni che si occupano della bici. Sarebbe l'occasione per dimostrare che ai cospicui ritardi nella realizzazione di infrastrutture ciclabili si vuol cercare di far fronte considerando adeguatamente anche gli interessi qualitativi di chi pedala”.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔