Grigioni

Roveredo: finalmente una base dei pompieri moderna e funzionale

Iniziati i lavori per la realizzazione accanto all’autostrada della nuova caserma del Corpo della Bassa Mesolcina. Investimento: 3,5 milioni di franchi

Il rendering della futura caserma, con la torre di esercitazione alta 23 metri
16 dicembre 2022
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Ancora un po’ di pazienza e i pompieri della Bassa Mesolcina (Cpbm) avranno a disposizione una spaziosa e moderna caserma. Un’opera – ha sottolineato oggi a Roveredo un soddisfatto comandante Giovanni Cadlini – che si attende da più di 20 anni e che finalmente permetterà di mettersi alle spalle le difficoltà logistiche affrontate a partire dal 2000, quando dalla fusione dei vari Corpi comunali nacque la più grande realtà del Cpbm. Negli anni i militi – anche a causa dell’assunzione di altri compiti oltre a quello di garantire la consueta operatività sul territorio dei Comuni di Roveredo, Grono, San Vittore e Cama – hanno accusato i problemi dell’attuale sede ubicata in centro paese a Roveredo, accanto alla Coop: vetusta e troppo piccola (veicoli e materiale sono per forza di cose sparpagliati in altri depositi), nonché situata in una zona decisamente poco funzionale.

A due passi dall’A13

Tutt’altra cosa sarà la nuova caserma, che nascerà sempre a Roveredo in una posizione molto più strategica. Sorgerà infatti accanto allo svincolo autostradale, in zona Vera, su un terreno messo a disposizione dal Comune dopo averlo acquistato dall’Ufficio federale delle strade (Ustra). Cadlini ha sottolineato che la prossimità con lo svincolo di Roveredo è indubbiamente un grande vantaggio, non solo per un’operatività più tempestiva in autostrada senza più dover partire dal centro del paese – il Cpbm è infatti responsabile per il soccorso stradale sull’A13 da San Vittore fino all’uscita del Castello di Mesocco –, ma anche in caso di intervento nei paesi confinanti. Per esempio, grazie al semisvincolo inaugurato a Grono nel 2019, si potrà aggirare la strettoia di Grono passando dall’autostrada. Un investimento dunque per una caserma al passo coi tempi, ritenuta fondamentale anche di fronte a fenomeni naturali (frane, alluvioni, slavine) sempre più importanti.

L’ultimatum di Ustra

Un’opera come detto attesa da più di vent’anni: in passato erano cadute l’idea di costruire un’ala aggiuntiva al Centro servizi regionale e la proposta di insediare anche i pompieri nel magazzino sede del Servizio ambulanza. Ciò che nel 2018 ha fatto cambiare marcia all’iter, è stata l’esplicita richiesta al Canton Grigioni, formulata dall’Ufficio federale delle strade, di disporre di un centro operativo che rispettasse gli standard di legge: senza una caserma a Roveredo al passo con i tempi, Ustra metteva in dubbio il mandato del Cpbm sull’A13. E le condizioni poste, anche alla luce dell’inaugurazione del 2016 della galleria autostradale San Fedele, hanno accelerato il processo, spronando i Comuni a individuare una soluzione.

Investimento di 3,5 milioni

L’investimento ammonta a 3,5 milioni di franchi, messi a disposizione dei Comuni della Corporazione. Il Cantone, per tramite dell’Assicurazione dei fabbricati (Gvg), contribuisce con un credito a fondo perso di 800mila franchi.

Una torre per esercitazioni alta 23 metri

Il nuovo stabile sarà suddiviso su due piani e occuperà una superficie di 3’200 metri quadrati. Oltre al piazzale esterno per le esercitazioni, al suo interno troveranno posto l’autorimessa dei veicoli, la centrale operativa e altri locali di cui i pompieri sono attualmente sprovvisti, come uffici, spogliatoi, sala riunioni, lavanderia e cucina. L’elemento che spicca, ha sottolineato l’architetto Domenico Cattaneo (dello studio Cattaneo e Associati Sa, capofila del team di progettazione che seguirà i lavori), è senza dubbio la torre per esercitazioni alta 23 metri: una costruzione in calcestruzzo di otto piani (che sarà ben visibile dall’autostrada) che permetterà di simulare gli interventi, sia all’interno che all’esterno. L’idea è dunque quella di puntare a Roveredo su un addestramento di alta qualità, ponendosi come centro di formazione per tutto il Moesano con possibili collaborazioni anche con i Corpi ticinesi. Una struttura particolarmente adatta all’istruzione che si collega con i compiti extraterritoriali del Corpo, come ad esempio la formazione per la difesa Abc (atomica, biologica e chimica).

Inaugurazione prevista per l’autunno 2023

Da qualche settimana è iniziato il cantiere. Un traguardo celebrato oggi dopo la conferenza stampa con la simbolica posa della prima pietra. Il presidente del Cpbm Moreno Lussana ha indicato che l’inaugurazione della caserma è prevista per ottobre-novembre 2023. Lussana – il quale terminerà il suo mandato alla presidenza del Cpbm a fine dicembre – ha espresso l’auspicio che in futuro possa avvenire una fusione tra il Cpbm e gli altri due Corpi del Moesano, quello della Calanca e quello dell’Alta Mesolcina. Un tema, ha aggiunto, che si sta cercando di portare avanti. Una prospettiva vista di buon occhio anche dal comandante Cadlini, il quale ritiene però opportuno non centralizzare tutti i militi a Roveredo ma mantenere operative le sedi a Mesocco e ad Arvigo.

Difficoltà nel trovare nuovi militi

Così come altri Corpi pompieri in Ticino (vedasi ad esempio Bellinzona), anche il Corpo della Bassa Mesolcina (che attualmente conta su un effettivo di circa 40 militi, tutti volontari) accusa difficoltà nel reclutare nuove persone che si mettano a disposizione. Per Cadlini sarà necessario insistere per cercare di trovare sinergie con le amministrazioni comunali e con i datori di lavoro affinché vi sia una maggiore propensione a consentire a collaboratori e dipendenti di svolgere anche la funzione di pompiere volontario. Dal canto suo Lussana ritiene opportuno che la politica svolga delle riflessioni per favorire la parziale professionalizzazione dei militi.

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