Grigioni

Abbattuto un lupo in Surselva: ‘Era un pericolo per l’uomo’

La misura estrema è stata adottata dall’Ufficio caccia e pesca grigionese a seguito di ripetuti incontri ravvicinati tra l’esemplare e gli abitanti

21 gennaio 2022
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Un lupo è stato abbattuto dai guardacaccia grigionesi nella regione di Disentis, nella Surselva superiore, durante la notte tra il 19 e il 20 gennaio. L’Ufficio caccia e pesca ha ritenuto che l’esemplare rappresentasse un pericolo per l’uomo. “Nelle scorse settimane si sono verificati ripetutamente incontri preoccupanti tra un lupo solitario e delle persone – si legge nella nota diffusa dal Cantone –. Tali incontri devono essere qualificati come un comportamento problematico da parte di un lupo con un pericolo potenziale per l’essere umano. La scorsa domenica mattina, ad esempio, intorno alle ore 6.15 si è verificato un incontro in occasione del quale il lupo ha seguito inosservato una persona e infine per diverso tempo è rimasto a due metri da questa persona prima di dirigersi verso il paese”. L’Ufficio caccia e pesca spiega che si è rivelata vana la strategia di distogliere dalla zona il predatore con l’utilizzo di proiettili di gomma, così come non è andato a buon fine il tentativo di dotare l’animale di un trasmettitore di telemetria. Di fronte a una situazione giudicata problematica, si è quindi optato per l’abbattimento, secondo la prassi della clausola generale di polizia. Una misura estrema che viene applicata in assenza di una base legale quando il pericolo per la vita e la proprietà è ritenuto molto elevato. “In linea di principio, i lupi che crescono e vivono allo stato brado non sono pericolosi e di solito evitano il contatto con l’essere umano. La situazione – aggiunge l’Ufficio caccia e pesca – diventa pericolosa quando i lupi si abituano alla presenza dell’uomo o addirittura associano la sua presenza al cibo”. Nelle scorse settimane pure in alta Valle di Blenio – regione confinante con la Surselva – è stato segnalato un incontro ravvicinato tra lupi e residenti a Olivone e la presenza di esemplari nei pressi dell’abitato a Campo Blenio. L’Ufficio caccia e pesca ticinese monitora la situazione e ha intensificato i controlli. Nei giorni scorsi la Società agricola Bleniese ha scritto al Consiglio di Stato: gli allevatori lamentano carenze nella comunicazione e sollecitano un incontro per capire la strategia del Cantone se questi incontri si faranno sempre più frequenti.

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