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Il coccodrillo fragile, simbolo e messaggio della Biennale Calanca

L'opera composta da pietre in gneiss sarà protagonista dell'evento artistico promosso da Adria Nabekle. Una manifestazione che riscuote un interesse mondiale.

Alcuni degli oltre 630 lavori inviati alla curatrice. In basso a destra il modello dell'esposizione (foto Biennale Calanca)
8 giugno 2021
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Un'opera di arte contemporanea che dalle Alpi grigionesi lancia un messaggio a favore dell'intero pianeta. Il Comune di Rossa si appresta a ospitare il Calanca Switzerland Biennale 2021 in programma al 4 luglio al 26 settembre. L'edizione ‘zero’ dell'evento culturale si era tenuta nell'estate del 2019 a Santa Maria in Calanca, dove erano state installate cinque grandi sculture per enfatizzare la suggestiva scenografia nella quale è immersa la valle. Da Santa Maria avevano inoltre spiccato il volo 400 farfalle Vanessa (in grado nei primi 15 giorni di vita di attraversare il Mediterraneo e valicare le Alpi) quale gesto di augurio a tutti coloro che stavano percorrendo percorsi difficoltosi in cerca di sorte migliore. «Nel 2019 abbiamo voluto provare se alla valle facesse piacere questo tipo di manifestazione e se effettivamente ci sarebbero stati ospiti – afferma Adriana Bertossa Klenk, in arte Adria Nabekle, curatrice della Biennale –. Il riscontro era stato incredibile, con tantissime persone che avevano partecipato». Sulla spinta di questo successo si è quindi deciso di mantenere l'appuntamento, prevedendolo ogni due anni. Per quest'anno la curatrice ha pensato di focalizzarsi sul sasso che contraddistingue la Val Calanca e che ne rappresenta l'unica vera attività industriale: l’estrazione in cava della pietra gneiss. L'idea, continua Adria Nabekle, era quella di creare un'opera con questo materiale che potesse rappresentare la ‘sofferenza’ delle placche tettoniche con l'obiettivo di sensibilizzare sull’emergenza climatica dei giorni nostri. «L'opera ha subito preso la forma di un coccodrillo, il totem di questa Biennale. La volontà è quella di rappresentare le placche che vengono in superficie per lanciare un grido d'allarme». Da qui lo slogan ‘Help, I'm burning’. Il coccodrillo, animale a sangue freddo simbolo di protezione contro tutti i mali (vedi il geco di Gaudì nel Parc Güell a Barcellona), vuole dunque essere un messaggio per la salvaguardia della Terra. Le falde tettoniche europee si incontrano con le falde africane nel territorio della Calanca: un fenomeno che in termini geologici si definisce proprio ‘a mascella di coccodrillo’. 

Il progetto, affidato dalla Biennale all'architetto Davide Macullo, ha coinvolto gli allievi della regione (ma anche villeggianti). Ogni bambino ha dato vita a un disegno che è stato poi inciso sulla superficie dei sassi alla cava di Arvigo, sotto la direzione del proprietario Giovanni Polti. Il coccodrillo sarà composto da 32 blocchi di gneiss di forma rettangolare variabile dalle dimensioni approssimative di 50 cm di lato e altezze fino a 120 cm. Disposti su un piano, le 32 pietre disegnano la forma dell'animale per un’estensione di circa 25 per 12 metri. 

Oltre 630 lavori da 56 diversi paesi 

Parallelamente all’esposizione artistica, Adria Nabekle si è occupata di organizzare un concorso internazionale d'illustrazione grafica. Grafici di tutto il mondo hanno risposto alla richiesta di inviare un poster (70cm x 100) che rappresentasse un coccodrillo che dice: ‘Aiuto, sto bruciando!’. Da subito, grazie anche alla rete di contatti della curatrice, diverse comunità internazionali di graphic designer si sono entusiasmate al tema. «Mi immaginavo un centinaio di poster ma invece ne sono arrivati 635, da 56 paesi diversi. Grazie anche ai canali social, il marchio Calanca Switzerland Biennale ha avuto grande visibilità». Di tutti i lavori, 212 sono stati selezionati da una giuria internazionale di esperti e dovrebbero arrivare in Val Calanca nei prossimi giorni. Con i poster, spiega ancora la curatrice, «allestiremo due percorsi: uno più ridotto ad Arvigo e un secondo più grande a Rossa». Quest'ultimo (170 pannelli) è pensato in particolare per le scuole. Il Municipio di Rossa metterà a disposizione una persona che si occuperà di coinvolgere le direzioni degli istituti di Moesano e Ticino per organizzare le visite. In produzione anche un catalogo d'arte (con fotografie della Calanca scattate da Corrado Griggi) e un libro d'illustrazione per bambini nel quale il protagonista è ancora il coccodrillo.

'Indotto importante per l'economia locale'

La Biennale aprirà il 4 luglio e durerà fino al 26 settembre. Durante l'estate saranno proposti più appuntamenti conviviali, come una festa prevista l'11 di luglio nell'ambito della consuete festa popolare di Rossa e la castagnata in programma per il 26 settembre. I pannelli potrebbero rimanere qualche settimana in più a dipendenza delle richieste delle scuole. «Anche quest'anno ci attendiamo tanta gente. Nel 2019 l'indotto per l'economia locale era stato importante. Girando per i paesi, mi sembra che la valle attenda con entusiasmo questa nuova edizione». Il team della Biennale si completa con Rolf Kleinstein, parte logistica e amministrativa, e Giovanni Polti il quale si occupa dei contatti col territorio. 

Si pensa già all'edizione 2023

Adria Nabekle, la quale annuncia che è già in corso l'organizzazione dell'edizione 2023, ringrazia il Comune di Rossa, la cava di Alfredo Polti e il B&B ai Cav Calanca di Arvigo (adiacente al percorso d'illustrazione) e il Canton Grigioni per il sostegno alla manifestazione, resa possibile anche da alcune donazioni di privati. Tutte le informazioni sul programma della Biennale sono disponibili sul sito www.calancabiennale.com

 

 

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