Grigioni

Draghi barbuti in un prato: insolito ritrovamento a Roveredo

Più comunemente chiamati pogone, i due animali sono stati notati da un abitante e salvati dalla Spab. Non avrebbero resistito al freddo. 'Scappati o abbandonati'

Gli esemplari sono stati messi al sicuro in un terrario riscaldato (foto Spab)
15 aprile 2021
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Necessitano di temperature elevate e sarebbero dunque morti di freddo nel giro di poco tempo i due draghi barbuti (più comunamete chiamati pogone) trovati in un prato di Roveredo durante lo scorso settimana. Provvidenziale si è rilevato l'avvistamento di abitante il quale ha subito allertato la Società protezione animali di Bellinzona (Spab), poi entrata in azione con due volontari. Un intervento particolare e che ha destato stupore, sottolinea la Spab in un comunicato, dal momento che la specie non è autoctona ma originaria dell’Australia. “Cosa ci facessero nel prato di Roveredo non è ancora chiaro ma le ipotesi sono principalmente due: o sono fuggiti dal loro terrario o sono state tristemente abbandonate da qualche sconsiderato proprietario che ha pensato di sbarazzarsene senza curarsi della loro incolumità”, scrive la Spab nella nota diramata ai media. I due esemplari sono stati trasferiti in un terrario adeguatamente riscaldato. La Spab coglie l’occasione per condannare la detenzione di questi animali “che purtroppo sono acquistabili liberamente e senza particolari autorizzazioni. Pochi acquirenti si documentano a sufficienza prima di acquistare animali di questo tipo che, da adulti possono raggiungere i 60 cm di lunghezza necessitando si terrari voluminosi e ingombranti”. Le pogone sono facilmente riconoscibili per l'ampia testa triangolare, il corpo piatto e le spine sotto la gola, che riescono ad annerire o ingrandire per spaventare i nemici. Hanno la capacità di cambiare colore quando si scontrano con dei rivali e per reagire a stimoli ambientali come la variazione di temperatura. I maschi possono crescere fino a 60 centimetri e le femmine fino a 50. 

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