Grigioni

Frana in val Bregaglia: 40 milioni di danni

All'Assicurazione fabbricati dei Grigioni compete la copertura dell'importo. In totale sono stati danneggiati 101 edifici

Keystone
24 aprile 2018
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La frana che ha investito Bondo, in Val Bregaglia, la scorsa estate ha causato danni alle costruzioni per 40 milioni di franchi: 12 riguardano gli edifici e 28 le infrastrutture.

La copertura dei danni agli edifici compete all’Assicurazione fabbricati dei Grigioni (GVG), ha indicato oggi il suo direttore, Markus Feltscher, in una conferenza stampa. Complessivamente la frana del 23 agosto e le colate detritiche successive hanno danneggiato 101 edifici: dodici sono andati completamente distrutti, mentre i danni agli altri sono spesso di modesta entità. Ad esempio, nelle case delle frazioni di Spino e Sottoponte i danni sono quasi esclusivamente rappresentati dall’allagamento delle cantine.

Tra le dodici costruzioni totalmente distrutte, la GVG conta anche quelle fortemente danneggiate che hanno dovuto essere abbattute perché situate nella zona rossa di pericolo o nel perimetro del nuovo bacino di contenimento dei detriti. La maggior parte dei danni riguardano edifici di dimensioni modeste. La principale eccezione è costituita da una grossa falegnameria.

Per la GVG questa impresa ha rappresentato un osso duro. Dato che una parte del comprensorio della ditta si trova nel futuro bacino di sicurezza, tutta l’impresa dovrà essere ricostruita altrove.

Stando a Feltscher eventi come quello di Bondo, per ora rarissimi, in futuro rischiano di diventare più frequenti. La frana staccatasi dal fianco settentrionale del Pizzo Cengalo (GR/I), una delle maggiori del suo genere in Svizzera in oltre 130 anni, rappresenta un volume di circa 3,1 milioni di metri cubi. Le colate detritiche successive hanno portato a valle altri 500’000 metri cubi di materiale.

Un milione di metri cubi è attualmente in movimento. A lungo termine dal Cengalo potrebbero staccarsi fino a tre milioni di metri cubi di roccia.

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