Bellinzonese

Altro passo avanti per la riqualifica del comparto Bosciorina

Il Consiglio comunale di Biasca ha approvato all’unanimità la relativa variante di Piano regolatore. Accolto anche il preventivo 2023

Un progetto da 30 milioni di franchi
(Ti-Press)
20 dicembre 2022
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Prosegue per il momento senza intoppi l’iter per la riqualifica del comparto Bosciorina a Biasca: ieri sera, 19 dicembre, il Consiglio comunale ha infatti accolto all’unanimità la relativa variante di Piano regolatore. Variante di Pr che permetterà al Municipio, nella primavera del 2023, di licenziare il messaggio con la richiesta di credito per la costruzione di una scuola dell’infanzia, una scuola elementare, una palestra doppia, la sede del Servizio educazione precoce speciale gestito dal Cantone e per l’ampliamento della Bibliomedia. Se non vi saranno ritardi i lavori dovrebbero poi iniziare entro il 2024. Il progetto – che cambierà volto al comparto e che si baserà sul concetto di intergenerazionalità con l’obiettivo di creare occasioni d’incontro e di condivisione tra gli utenti delle varie strutture – prevede un investimento di circa 30 milioni di franchi.

Parlando di investimenti, nel preventivo 2023 ne sono stati pianificati per un onere netto pari a poco più di 10 milioni di franchi. Oltre all’avvio dei lavori del comparto Bosciorina, sono anche previsti il proseguimento della realizzazione delle opere di canalizzazione, l’avvio della sistemazione del Nodo Intermodale alla stazione Ffs e la ristrutturazione della casa comunale e di Casa Cavalier Pellanda. L’intenzione del Municipio è infatti quella di mantenere tutti i servizi e gli investimenti a un livello elevato, malgrado i conti prevedano per l’anno prossimo un deficit d’esercizio 1,1 milioni di franchi. Perdita che il Consiglio comunale ha però ritenuto sopportabile, visto che ha approvato il preventivo all’unanimità (tre astenuti). Accolto anche il mantenimento al 95% del moltiplicatore d’imposta.

All’ordine del giorno vi era anche il credito di 720mila franchi per la riattazione della Casa comunale, risalente alla metà dell’Ottocento, che ormai non rispecchia più le norme energetiche e in ambito di sicurezza antincendio. Tuttavia, la trattanda è stata rinviata alla prossima seduta di Consiglio comunale.

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