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Videosorveglianza contro la droga in stazione a Bellinzona

Il Municipio poserà l’impianto anche nella parte alta del Viale, oggi sprovvista. Lieve potenziamento degli effettivi per la polizia cittadina

(Ti-Press)
4 novembre 2022
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La presenza di consumo e spaccio di droga nelle immediate vicinanze della stazione di Bellinzona avrà presto un nemico in più, oltre alle ronde di polizia che sono state potenziate, stando a quanto spiegato tre settimane fa dal municipale Mauro Minotti, capodicastero Sicurezza e Servizi industriali, durante l’incontro pubblico avuto col quartiere Centro. Nel Preventivo 2023 della Città l’esecutivo ha infatti inserito risorse finanziarie da destinare alla posa della videosorveglianza anche nella parte alta del Viale Stazione, finora sprovvista a differenza della parte bassa e di altri angoli del centro storico già coperti. Nello specifico, l’occhio elettronico vigilerà anche sulla scalinata di collegamento col sottostante quartiere San Giovanni, situata fra l’Hotel Internazionale e la Farmacia Stazione; scalinata usata come luogo di ritrovo e lungo la quale vengono sovente abbandonati rifiuti di vario genere a testimonianza di una degrado che c’è, sebbene in dimensioni assai minori rispetto a realtà urbane più grandi e problematiche.

Sotto lo sguardo dell’Elvezia in cammino

Alcune sollecitazioni a intervenire con più polso non sono mancate in occasione dei recenti incontri organizzati dal Municipio in sette dei tredici quartieri della Città aggregata (gli altri sei seguiranno la prossima primavera). Per esempio, a Gnosca una giovane che prende spesso il treno ha spiegato di aver ripetutamente assistito a scene di persone che stavano male, probabilmente consumatori abituali di stupefacenti. E in effetti è sufficiente sostare qualche minuto sul piazzale della stazione per accorgersi del viavai di piccoli spacciatori e consumatori che – all’ombra della statua dell’Elvezia in cammino – agiscono alla luce del sole.

‘Gli interventi di polizia non mancano’

«Stiamo parlando di un’area nella quale transitano quotidianamente a tutte le ore, anche la sera tardi, svariate migliaia di persone in arrivo e in partenza, nonché centinaia di veicoli privati e del trasporto pubblico che fanno capo al nodo intermodale», premette il comandante della Polizia comunale, Ivano Beltraminelli, sollecitato dalla ‘Regione’. Situazioni spiacevoli, aggiunge, «possono sempre capitare, ma sarebbe anche sbagliato credere che le forze dell’ordine debbano essere onnipresenti. A ogni modo di interventi ne facciamo, eccome, con l’obiettivo ovviamente di colpire i responsabili in flagranza di reato». La situazione «viene monitorata facendo capo alle risorse che abbiamo a disposizione e considerando la reale gravità. Che non appare oggigiorno così elevata, né più elevata rispetto al passato, a tal punto da richiedere un giro di vite, come qualcuno auspica. Insomma, siamo decisamente lontani dalle scene aperte» tipiche delle grandi città. Sarà comunque d’aiuto, come detto, la posa dell’impianto di videosorveglianza, «pensato in ottica preventiva e, se sarà il caso, anche repressiva se si considera l’ampia paletta di possibili comportamenti». Il comandante si riferisce al periodo del Carnevale, senza dimenticare eventi sportivi di grande richiamo con le rispettive tifoserie.

Voce alla speciale commissione

Un preavviso riguardo alla parte alta di Viale Stazione, più alcune altre strade come via Codeborgo che andranno a completare la rete di videosorveglianza di cui il centro storico è già dotato, è peraltro atteso dalla speciale commissione consultiva comunale, istituita dal Municipio con l’obiettivo di vigilare in materia di protezione della sfera privata. Una voce in capitolo ce l’ha inoltre il Consiglio comunale, che può a sua volta stralciare eventuali crediti o cifre allocate, come nel caso specifico, nel Preventivo.

Due aspiranti e mezzo ausiliario

Preventivo 2023, sottoposto la scorsa settimana al Consiglio comunale, nel quale viene spiegato che la PolCom vedrà riattivata la mezza unità amministrativa congelata durante la pandemia; pure indicata l’assunzione di due aspiranti e di un ausiliario al 50%. «Così facendo si procede pian piano col potenziamento indicato nel 2017 al momento dell’aggregazione e che per motivi di ordine finanziario non è avanzato speditamente», rileva Ivano Beltraminelli. L’aumento dei costi rispetto al P22 è dunque riscontrabile nelle spese del personale (500’000 franchi), e meglio per l’aumento degli effettivi (+188’000), il rincaro (173’000), l’adeguamento dei tassi degli oneri sociali e gli aumenti ordinari di stipendio (avanzamenti di carriera) per 139’000 franchi.

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