Bellinzonese

Presa a calci in stazione ‘tra l’indifferenza generale’

Castione: arrestato un 30enne che dopo aver colpito una giovane al volto ne ha rincorsa un’altra sul treno; placato infine da due passeggeri

(Ti-Press)
28 ottobre 2022
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Attimi di tensione oggi verso le 10.30 alla stazione Tilo di Castione dove un uomo di circa 30 anni è stato fermato dalla Polizia cantonale dopo aver dapprima sferrato un violento calcio al volto di una ragazza attorno ai 18 anni che attendeva il treno seduta su una panchina e, subito dopo, aver inseguito la quindicenne che le sedeva accanto, scappata in preda al timore di venire a sua volta picchiata. Quest’ultima, rifugiatasi sul convoglio che doveva prendere per recarsi a scuola a Lugano, è stata quasi raggiunta dall’uomo. Ma l’intervento provvidenziale di due passeggeri, che lo hanno respinto riportandolo sul marciapiede, ha permesso di evitare il peggio. Subito allertato, il personale ferroviario ha gestito la situazione e avvisato la Polizia cantonale che ha quindi inviato una pattuglia sul posto. Gli agenti – conferma alla ‘Regione’ l’ufficio stampa della PolTi – hanno fermato il malintenzionato e avviato i primi accertamenti. Non specifica tuttavia se sia stato nel frattempo posto in arresto e se abbia motivato il suo agire. Pure ignote le condizioni di salute della ragazza colpita al volto.

Il racconto e l’amarezza

La quindicenne, domiciliata nel Comune di Riviera, dopo aver raggiunto Lugano in treno è ripartita verso casa in stato di choc. La madre si è poi rivolta alla polizia. La figlia spiega alla redazione di non aver mai visto prima d’oggi l’aggressore, né in stazione né altrove: «Pochi istanti prima di prendersela con la ragazza che mi sedeva accanto, si era rivolto a degli operai che stavano lavorando poco distante dicendo loro di stare zitti. Poi si è avvicinato a noi con una sigaretta in mano e ha improvvisamente sferrato una forte pedata al volto della mia vicina che stava usando il cellulare, ferendola. Ho avuto subito paura, mi sono alzata di scatto e sono fuggita di corsa avvicinandomi a un gruppo di persone in attesa; sono infine salita sul mio treno quando ho visto che in effetti mi stava inseguendo. Mi spiace di aver lasciato sola la ragazza ferita, ma ho avuto tanta paura». La madre della 15enne ringrazia i due passeggeri che hanno ‘placato’ l’uomo e allertato il personale ferroviario: «Tuttavia, stando a quanto mi racconta mia figlia, fa specie osservare come altre persone e gli operai che si trovavano nelle immediate vicinanze non abbiano fatto nulla di fronte a quella che è subito parsa un’aggressione fisica. È vero che tutto è capitato in pochi istanti, ma questo non giustifica l’indifferenza generale. Ci si aspetterebbe un aiuto immediato, com’è stato il caso dei due passeggeri, mentre gli altri presenti hanno guardato e basta. Fa male osservare tutto ciò, specialmente considerando che le vittime erano due ragazze».

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