Bellinzonese

Dai ruderi è nato un auditorium: inaugurazione a Biasca

Ultimati i lavori della struttura concertistica e per eventi culturali che potenzia l’offerta dell’attigua Casa Cavalier Pellanda

A sinistra l’auditorium, a destra Casa Cavalier Pellanda
4 ottobre 2022
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Tutto pronto a Biasca per inaugurare il nuovo auditorium attiguo alla Casa Cavalier Pellanda costato, fra acquisto delle precedenti proprietà e lavori, oltre 2,2 milioni di franchi. La cerimonia, aperta alla popolazione, si svolgerà sabato 8 ottobre alle 11 alla presenza del consigliere di Stato Christian Vitta. Al suo fianco il sindaco Loris Galbusera, il vicesindaco Roberto Cefis (capodicastero cultura) e l’architetto Ivano Gianola. Al termine della parte ufficiale seguirà un rinfresco.

La realizzazione dell’auditorium è il primo tassello di una serie d’investimenti che il Municipio intende proporre per creare a livello regionale un centro culturale. Il progetto, curato dall’architetto di origini biaschesi e già ideatore del Lac di Lugano, ha permesso di realizzare uno spazio con ottime condizioni acustiche dove sarà possibile organizzare concerti, letture e conferenze. Il foyer ricavato al piano terra può essere anche utilizzato in occasione di eventi che si svolgono nella corte o nell’attigua Casa Cavalier Pellanda, storica struttura dedicata a mostre e incontri pubblici quali serate e appuntamenti istituzionali, ma anche concerti per i quali l’acustica non è tuttavia l’ideale.

Lo stanziamento di un credito pari a 1,6 milioni necessario ai lavori per l’auditorium risale al giugno 2019. Credito preceduto nel 2015 da un primo mezzo milione usato per mettere mano allo stabile ex Benzoni e da altri 169mila franchi usati per entrare in possesso della proprietà Rossetti, rendendo così possibile anche sistemare la corte interna di casa Pellanda. Il comparto rappresenta una delle parti più sensibili e di pregio di Biasca sotto l’aspetto urbanistico e architettonico. Casa Pellanda è strutturata in modo da non poter accogliere un ascensore utile ai disabili, mentre la sua sala principale, come detto, presenta deficit acustici in occasione di concerti. Negli ormai ex edifici Benzoni e Rossetti se n’è inserita una caratterizzata da ottime condizioni di base dal profilo dell’acustica architettonica.

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