Bellinzonese

Bellinzona, ‘spegnere le luci per risparmiare energia’

In un’interpellanza Ronald David e Giulia Petralli (Verdi) chiedono al Municipio di ridurre l’illuminazione pubblica e privata esterna

‘Rischio di temporanei blackout in inverno’
(Ti-Press)
30 agosto 2022
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"Senza misure di risparmio, nel prossimo inverno anche la Svizzera è a rischio di temporanei blackout e razionamenti energetici". I consiglieri comunali dei Verdi Ronald David e Giulia Petralli in un’interpellanza chiedono quindi al Municipio di Bellinzona come intende muoversi "di fronte agli scenari paventati di carenza energetica". Stando ai due ecologisti, una possibile soluzione sarebbe quella di "adottare un nuovo regolamento comunale concernente l’illuminazione esterna, la riduzione dello spreco e la prevenzione dell’inquinamento luminoso affinché l’illuminazione pubblica e privata esterna sia ridotta allo stretto necessario".

Come a Lumino e in alcune grandi città

David e Petralli ritengono infatti che "uno degli ambiti in cui pare relativamente facile attuare misure di risparmio, è quello dell’illuminazione pubblica nelle ore notturne", si legge nel testo. Ciò avviene, per rimanere nelle vicinanze, già a Lumino, ma anche in grandi città come Neuchâtel, Nyon, Friborgo, Losanna e Berna.

Anche i privati dovrebbero fare la loro parte

Ma anche la popolazione e i commerci dovrebbero fare la loro parte: i due consiglieri comunali citano l’esempio proprio di Berna, dove sono state introdotte e implementate misure "a seguito di un processo partecipativo con la popolazione e i diversi partner privati". Un processo che favorisce proposte di risparmio, "come lo spegnimento la notte dopo una certa ora di insegne, vetrine, centri commerciali e giardini, solo per citare alcuni esempi".

‘Innumerevoli vantaggi’

Insomma, "la riduzione dell’inquinamento luminoso porterebbe innumerevoli vantaggi": ovvero la riduzione dello spreco di energia, delle spese per l’elettricità, di effetti nefasti per fauna e flora, di immissioni luminose pubbliche indesiderate in spazi privati (come nella camera da letto) e degli effetti nefasti per la salute (come lo "sfasamento dei bioritmi a causa dell’eccessiva illuminazione notturna").

Le domande

Concretamente, oltre a chiedere al Municipio se ha istituito "una task force comunale", David e Petralli domandano anche se "è ipotizzabile lo spegnimento dell’illuminazione pubblica e privata esterna nelle ore notturne ovunque questo sia possibile" e se "è prevista una ordinanza in tal senso". Chiedono pure se a lungo termine "è prevista una installazione generalizzata di sensori di movimento e accendimento automatico delle luci, rispettivamente dei temporizzatori, dove per motivi di sicurezza non fosse possibile lo spegnimento totale dell’illuminazione stradale". Domandano poi se l’esecutivo intende "promuovere campagne di sensibilizzazione della popolazione e dei commerci a un uso parsimonioso delle risorse e in particolare dell’energia, laddove un’imposizione non è possibile". Infine, "quali misure intende mettere in atto il Municipio nell’ambito dell’amministrazione comunale per ridurre i consumi?".

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