Bellinzonese

Scuole di Bellinzona, organizzazione ‘non ottimale’

Il Municipio riconosce l’esistenza di alcuni problemi, anche per gli effettivi. Imminente il rapporto del gruppo di lavoro: soluzioni forse già quest’anno

(Ti-Press)
26 aprile 2022
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"Non si nasconde che l’organizzazione attuale, anche a livello di effettivi, non sembra essere ottimale". Piccola e iniziale ammissione del Municipio di Bellinzona sul fatto che l’Istituto scolastico comunale richieda un aggiornamento organizzativo. Dopo le prime spiegazioni fornite il 4 aprile al nostro giornale da Renato Bison, capodicastero Educazione, cultura, giovani e famiglie, ora l’esecutivo risponde all’interrogazione Ppd che, partendo dalle difficoltà incontrate nel sostituire il direttore dell’area verde, Alessandro Zanetti, chiedeva lumi sullo stato di salute della scuola turrita. Zanetti, ricordiamo, lascia perché da settembre insegnerà al Dipartimento formazione e apprendimento Supsi di Locarno dove si formano i nuovi docenti ticinesi. Il concorso organizzato nelle passate settimane dal Municipio per sostituirlo non ha però dato esito positivo. Per quali motivi – chiedevano le consigliere comunali Ppd Camilla Guidotti e Isotta Bertinelli – uno o più posti dirigenziali all’interno delle nostre scuole non risultano così ambiti? Per una questione salariale? Perché le incombenze burocratico-amministrative appaiono eccessive?

‘Docenti restii nonostante il salario migliore’

"Premettiamo – risponde il Municipio – che la domanda riguarda un’unica partenza, quella di un direttore di zona. Il concorso pubblicato per la ricerca del successore non ha prodotto in prima battuta gli effetti sperati. La Città di Bellinzona non è l’unico Comune confrontato con questa situazione: le difficoltà nella ricerca di direttrici e direttori delle scuole comunali sono note. Nella selezione dei candidati l’esperienza maturata in ambito scolastico, in particolare a livello di scuola elementare e dell’infanzia, è ritenuta importante. Direttori già in carica difficilmente si spostano di sede, mentre i docenti sembrano essere restii a cambiare funzione. Le cause per questa apparente non attrattività della posizione potrebbero essere molteplici: l’aumento di responsabilità, le accresciute incombenze amministrative e gestionali, il minor tempo libero (si pensi alle vacanze scolastiche) e forse anche gli aspetti salariali sebbene la differenza tra le remunerazioni di docente e quella di direttore di zona nell’Istituto di Bellinzona sia comunque importante: 135’000 franchi lordi al massimo della carriera di direttore contro i 104’000 al massimo della carriera di docente".

‘Riflettere su pregi e difetti dell’attuale sistema’

Un’impasse organizzativa che a questo punto richiederà una risposta non solo puntuale ma strategica. E infatti il Municipio, in accordo con il Collegio di direzione, ha istituito un gruppo di lavoro "col compito di valutare la riorganizzazione del settore scuola, che nella sua attuale conformazione (sei zone con sei direttori, Collegio di direzione con una coordinatrice) è il frutto del processo aggregativo". Il Municipio ha ritenuto che a cinque anni dall’aggregazione "sia giunto il momento di riflettere, in base all’esperienza maturata, su pregi e difetti dell’attuale sistema organizzativo". Non si tratterà di una rivoluzione ma di una revisione del modello implementato nel 2017 quando quello risalente al 2010 era stato sostituito dalle sei zone indipendenti guidate da un Collegio dei direttori d’area. Il gruppo di lavoro, viene spiegato, rassegnerà a breve il proprio rapporto all’indirizzo del Municipio che dovrà poi chinarsi sulle proposte di riorganizzazione: "Correttivi, se ritenuti sostenibili, potrebbero già essere introdotti progressivamente dall’anno scolastico 2022/23". Da qui la constatazione iniziale secondo cui l’organizzazione attuale, anche a livello di effettivi, non sembra essere ottimale.

Il nodo dell’onere amministrativo

L’apposito gruppo di lavoro ‘Riorganizzazione scuola’ è formato oltre che dal municipale Bison anche dal segretario comunale Philippe Bernasconi, dalla responsabile del Servizio controllo interno e gestione qualità Sonia Grisetti-Bontognali, dal capo Ufficio amministrativo della scuola Simone Pedrioli e da due dei sei direttori di zona (Loredana Martini e Luca Mosca). Secondo le parole di Bison pronunciate quasi un mese fa «una riorganizzazione gestionale potrebbe portare benefici anche all’insegnamento, in particolare sollevando un po’ il corpo insegnante e dirigenziale dall’onere amministrativo per il quale si possono immaginare più sinergie e una migliore distribuzione delle risorse e dei carichi di lavoro. Questo per consentire ai direttori di zona di dedicarsi meglio alle loro mansioni, considerando anche che il Cantone tende a delegare ai Comuni sempre maggiori oneri in ambito scolastico».

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