Bellinzonese

Bellinzona oltre lo skate: matura l’idea di un’area attrezzata

Accolta dal Cc la mozione Casari. Sì parziale anche alla proposta Pedrioli per un’apposita pianificazione dell’intero comparto Torretta

Per chi abita in centro ma non solo
(Ti-Press)
15 marzo 2022
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Partire dallo skate plaza, inaugurato nell’autunno 2018 nel fazzoletto di terra compreso fra le Scuole Nord, la palestra della Società federale di ginnastica, il campo da calcio B e lo Stadio comunale, per pianificare un miglioramento infrastrutturale generale delle aree di svago situate nelle immediate vicinanze, spazi già oggi molto ben frequentati da giovani e famiglie ma ormai datati, un po’ spogli e caratterizzati da un grande potenziale a favore della collettività nel cuore della Bellinzona aggregata. Questo l’obiettivo della mozione di Alberto Casari (Unità di sinistra) e cofirmatari accolta di misura lunedì sera dal Consiglio comunale espressosi con 26 sì, 19 no e 3 astenuti. L’unica mozione accolta su otto, mentre un’altra di Davide Pedrioli (Ppd) è stata parzialmente accolta.

‘Completamente aperta e gratuita’

"L’intero comparto – questa la premessa fatta da Casari nel marzo 2021 – è diventato un luogo d’incontro di differenti generazioni che lo sfruttano per praticare attività motorie di diverso tipo o semplicemente per ritrovarsi". Da qui l’auspicio che possa essere completato inserendo per esempio tavoli da ping-pong, campi da beach volley, basket, calcetto e altro ancora, come pure tavoli e panchine dove poter sostare. Il tutto pensato per far diventare il luogo "un vero punto d’incontro attrezzato per chi vive in centro e non solo, un’area ricreativa completamente aperta e gratuita". E che, proprio perché attrezzata, andrebbe ad affiancare l’offerta del non troppo distante Parco urbano pensato con contenuti un po’ diversi, come un baretto e i già realizzati giochi d’acqua. Dal canto suo il Municipio invitava ad accogliere nel principio la mozione rimarcando che il Programma d’azione comunale (Pac) ha già individuato l’area come polo di sviluppo con contenuti rivolti allo svago e allo sport da affinare tramite una variante di Piano regolatore. Questo indirizzo e la mozione corrono insomma insieme. Inoltre l’Ente Sport ha già avviato approfondimenti per un piano di sviluppo che travalica il comparto in questione: Masterplan che sarà lo strumento di base per proporre realizzazioni a tappe in base al bisogno e alla disponibilità finanziaria della Città. Un’unione d’intenti insomma sottolineata e sposata anche dalla Commissione del Piano regolatore del Cc (relatore Marco Noi, Verdi).

Il futuro dal semisvincolo all’Amp

Mozione di carattere territoriale e pianificatoria anche quella di Davide Pedrioli (Ppd) e cofirmatari che – parzialmente accolta dal plenum – chiedeva di affinare il Pac pianificando celermente con un’apposita variante l’intero comparto Torretta compreso fra il semisvincolo in fase di realizzazione e verso nord-est il deposito/posteggio dell’Esercito (area Amp). Vasto comparto caratterizzato da un forte sviluppo e "da un certo disordine" fra svago in golena, mobilità dolce, scuole cantonali, Parco urbano, Centro sportivo, Bagno pubblico, Stadio comunale, istituti di ricerca medica, Espocentro, Palasport ecc. Contrario il Municipio, perché per alcune aree potrebbero già esserci dei bisogni definiti e chiare intenzioni, mentre per altre sono necessari approfondimenti. Parzialmente d’accordo la Commissione del Pr secondo cui la valenza regionale, nazionale e internazionale di taluni contenuti (scuole, Centro sportivo e infrastrutture congressuali) meritano una pianificazione accelerata. Il vicesindaco Simone Gianini, capodicastero Territorio e mobilità, confida che l’esercizio «non freni le iniziative fruttuose in via di sviluppo e già coordinate da gruppi di lavoro e delegazioni delle autorità, vedi parco fluviale, viabilità dolce e parco immobiliare cantonale». Per quest’ultimo, in autunno partirà il rifacimento del Liceo e sarà presto pubblicato il concorso di progettazione della nuova palestra tripla prevista al posto del vetusto Palasport. Palestra che il Municipio chiede che sia adatta ad accogliere eventi sportivi di livello nazionale e perciò in grado di ospitare sugli spalti fino a 1’500 persone. Proprio a fianco, ricordiamo, la Città intende realizzare una sala congressuale: in questo caso le valutazioni procedono di pari passo con le trattative volte a riscattare anticipatamente dalla Espo Centro Sa il diritto di superficie (rinnovato nel 2013) dell’Espocentro. Sul medio termine – spiegava già due anni fa l’esecutivo cittadino – s’intende "dare stabilità e sviluppare un polo fieristico e congressuale". Pure pianificata, accanto al nuovo Irb, la nuova sede dell’Istituto oncologico di ricerca (Ior) la cui Fondazione ha appena avviato uno studio di fattibilità. Infine tutto da valutare il futuro destino dell’Amp di proprietà dell’Esercito.

Aiuti Covid bocciati

Alcune mozioni sono state ritenute superate dagli eventi. Come quella dell’Mps (bocciata dal plenum) che nel maggio 2020 durante la prima ondata pandemica chiedeva la costituzione di un fondo comunale di aiuto a fondo perso a favore di chi ha subìto una riduzione del reddito mensile a causa del Covid. Il Municipio nell’invitare a respingere la proposta indicava che "non vi è stato un aumento marcato di casi di precarietà e assistenza. Parallelamente il Cantone col supporto operativo dei Comuni dal marzo 2021 prevede una prestazione ponte Covid sino a fine giugno 2022 prorogabile sino a fine 2022 quale aiuto straordinario e limitato nel tempo". Stesso tema (ma questo volta l’aiuto chiesto avrebbe favorito società sportive e culturali nonché associazioni investite dalla crisi Covid) e stesso destino per una seconda mozione Mps che chiedeva l’istituzione di un fondo speciale di 500mila franchi. Proposta bollata dal Municipio come poco efficace e molto onerosa, tanto più che determinate società hanno potuto già beneficiare di aiuti della Confederazione. Meglio continuare insomma con aiuti puntuali e facendo capo agli strumenti già a disposizione. In entrambi i casi Giuseppe Sergi ha contestato il modo con cui il Municipio ha ritenuto già risolto l’aiuto offerto dalle istanze superiori: «Basti pensare alle difficoltà finanziarie con cui si è dovuto confrontare l’Ente Sport, sanate da questo Cc».

Il posteggio per il tibetano resta dov’è

D’attualità invece il prato di Monte Carasso, in zona Er carà di Sai, utilizzato come posteggio per i visitatori del ponte tibetano da aprile a ottobre. Luca Madonna (Lega) ritenendola una soluzione inadeguata anche perché aumenta il traffico nella zona abitata, ha suggerito l’utilizzo dello spiazzo situato accanto ai magazzini comunali di Sementina in via Pobbia. Soluzione bocciata dal Cc e che non piaceva nemmeno al Municipio, poiché l’attuale indirizza i visitatori in un luogo a essi dedicato così da evitare che occupino gli stalli presenti in paese e a disposizione della popolazione. Una soluzione definitiva a mente dell’esecutivo e della Commissione del Piano regolatore va semmai vista nel posteggio Tatti di Bellinzona includendo il trasporto pubblico verso Monte Carasso e una migliore comunicazione.

Ridurre la delega non s’ha da fare

Limitare, con un importo massimo annuo di un milione di franchi, l’uso della delega municipale – prevista per spese al di fuori del preventivo e per situazioni d’emergenza – per indurre l’esecutivo a pianificare e controllare meglio le spese nei messaggi rivolti al Cc, mirando a più disciplina e rigore nell’utilizzo delle risorse pubbliche? La mozione di Manuel Donati (Lega/Udc) è stata bocciata avendo la maggioranza del Cc fatto propri i timori del Municipio critico verso una limitazione del proprio margine di manovra. Pure bocciata la mozione di Alessandro Lucchini (Pc) volta a rafforzare il coinvolgimento dei quartieri tramite l’istituzione di un bilancio partecipativo. Proposta ritenuta dalla Commissione della gestione interessante ma, in questo momento, di difficile attuazione vista l’assenza in alcuni dei 13 quartieri di associazioni o commissioni e il prevedibile importante onere organizzativo. Il Municipio invita dal canto suo a riprendere il discorso più in là nel tempo.

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