Bellinzonese

‘Per un vero Parco fluviale servono i ripari fonici’

La politica torna a chiedere al Municipio di attivarsi con l’Ustra per estendere la posa dei ripari a tutto il tratto tra Bellinzona sud e nord

Si chiede più pace per i fruitori delle zone di svago in golena
7 febbraio 2022
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Il Consiglio comunale di Bellinzona torna a chiedere al Municipio di impegnarsi per risolvere il problema del rumore causato dall’autostrada nella zona della golena. L’ultimo sollecito arriva da Maura Mossi Nembrini (Più Donne), che sulla linea di quanto già fatto dai Verdi a fine 2020 evidenzia nuovamente la necessità che l’esecutivo si attivi con l’Ufficio federale delle strade (Ustra) per promuovere l’estensione dei ripari fonici lungo tutto il tratto dell’A2 che costeggia il fiume Ticino (tra gli svincoli di Bellinzona sud e Bellinzona nord). Su questo tratto, ricordiamo, anche in previsione del futuro semisvincolo, l’Ustra ha già avviato il cantiere da 170 milioni che, oltre al rifacimento della pavimentazione stradale con asfalto fonoassorbente, prevede sì la posa di quattro chilometri di ripari fonici ma unicamente in corrispondenza delle aree abitate di Bellinzona (tra via Tatti e il Liceo e tra via Giuseppe Motta e via Greina), Sementina e Monte Carasso (tra il riale Sementina e il fiume Ticino), lasciando così scoperti alcuni tratti delle zone del fiume Ticino dove sono pianificati interventi di valorizzazione promossi nell’ambito del progetto del Parco fluviale. “Purtroppo, chiunque ha provato a usufruire di questi spazi – scrive Mossi Nembrini riferendosi alle tre zone di svago già realizzate tra il ponte della Torretta e il centro sportivo cittadino – si è reso conto dell’invalidante rumore proveniente dall’autostrada A2”. Richiamando anche gli obiettivi del Programma d’azione comunale, l’autrice dell’interpellanza ritiene che sia “necessario completare i ripari affinché il progetto di Ustra garantisca una qualità ottimale al termine dei lavori per ridare alla popolazione un vero Parco fluviale. Ciò – aggiunge – vale soprattutto in corrispondenza di quei tronchi d’autostrada in cui non sono previsti i ripari, come ad esempio in corrispondenza del Parco urbano (dove i lavori sono già terminati, ndr) oppure della Saleggina, dove ci sarà un altro ambizioso progetto di riqualifica degli argini (l’inizio dei lavori per questa seconda tappa è stimato attorno al 2024, ndr) o ancora di Pratocarasso”.

Problema destinato a rimanere

Pur riconoscendo il problema e ritenendo una necessità le opere aggiuntive, nelle risposte alle domande contenute nell’interpellanza degli ecologisti Ronnie David e Marco Noi il Municipio aveva fatto intendere che il rumore (particolarmente intenso tra la passerella delle Semine e Galbisio) è destinato a permanere. Si ricordava l’opposizione al progetto pubblicato dall’Ustra nel 2011 e approvato da Berna nel 2016, con il Municipio che si era infatti battuto per l’estensione dei pannelli fonoassorbenti a protezione di tutte le aree di svago. “Purtroppo – comunicava l’esecutivo – l’opposizione è stata respinta in quanto non si giustificava dal profilo della sostenibilità finanziaria, che in base alla legislazione attuale, come purtroppo espresso anche dall’Ufficio federale dell’ambiente che era stato chiamato a fornire un sistema di calcolo per le zone di svago in questione, risponde a dei criteri basati sulla presenza di contenuti residenziali”. Anche facendo leva sul valore del Parco fluviale da 80 milioni considerato il fiore all’occhiello per quanto riguarda le funzioni naturalistiche e di svago, appare complicato il compito del Municipio di smuovere la Confederazione affinché conceda contributi supplementari.

La proposta (onerosa) di coprire l’autostrada

In occasione della campagna elettorale in vista delle ultime elezioni comunali il Ps e i Verdi avevano lanciato l’idea di coprire l’autostrada. Complessivamente, stimava il direttore della filiale di Bellinzona dell’Ustra, Marco Fioroni, la spesa varierebbe da un minimo di 800 milioni a un massimo di 1,2 miliardi se si considerasse una lunghezza di circa 8 chilometri fra Camorino a Castione escludendo i due svincoli.

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