Bellinzonese

La Scuola moderna di musica suona per il villaggio Neve Shalom

Evento a Bellinzona in occasione della Giornata della memoria organizzato in collaborazione con la Fondazione Federica Spitzer

Il villaggio rappresenta un’oasi di pace dove convivono arabi palestinesi ed ebrei israeliani (Keystone)
17 gennaio 2022
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In occasione della Giornata della memoria 2022, la Scuola moderna di musica di Bellinzona e la Fondazione Federica Spitzer propongono un incontro con i rappresentanti dell’Associazione Amici di Neve Shalom, i quali illustreranno il modello di convivenza dell’omonimo villaggio cooperativo, abitato da arabi palestinesi ed ebrei israeliani, fondato a ovest di Gerusalemme nel 1972. Durante l’incontro – in programma per mercoledì 26 gennaio, dalle 16 alle 18, nella sala del Consiglio comunale a Bellinzona – è prevista una videochiamata con la direttrice delle istituzioni educative di Neve Shalom, Samah Salaime, e alcuni ragazzi della scuola del villaggio. I ragazzi della Scuola moderna di musica che hanno partecipato al progetto denominato “A gig with Wahat al‐Salam - Neve Shalom” (vincitore del Premio Spitzer 2020), suoneranno alcuni brani dedicati ai loro coetanei del villaggio. Il progetto ha favorito lo sviluppo di una sinergia tra realtà scolastiche e associative del territorio, coinvolgendo oltre alla Scuola di musica anche il Club Unesco Ticino e alcuni ragazzi della scuola media di Ambrì. Il pomeriggio si concluderà con la consegna ufficiale del premio da parte del sindaco di Bellinzona Mario Branda. Ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria (scrivere all’indirizzo segreteria@hminstitute.ch). Tutto l’evento sarà trasmesso in diretta streaming al link disponibile sul sito www.hminstitute.ch.

Un’oasi di pace più forte dei conflitti

Fondato da Bruno Hussar – ingegnere ebreo egiziano convertito al cristianesimo – superando incredibili difficoltà e pregiudizi religiosi e politici, il villaggio Neve Shalom (termine ebraico che significa “Oasi della Pace”) ha realizzato un’esperienza unica poiché è il solo abitato in cui ebrei e palestinesi (cristiani e musulmani) convivono educando comunitariamente i loro figli nelle lingue e nelle culture araba ed ebraica.

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