Bellinzonese

In un libro 27 anni di risate con I Fughezzee

In vendita dal 17 dicembre la pubblicazione di Gianfranco Franzi, fondatore e regista del gruppo che ha voluto ripercorrere la storia della compagnia

Il libro appena stampato è pronto per essere rilegato. Da sinistra l’autore Gianfranco Franzi e Lorenzo Guaita ex Fughezzee
25 dicembre 2021
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Condensare quasi trent’anni di risate, satira, spettacoli e buon umore in un libro non è affatto semplice. Con la sua pubblicazione “Noi di Lumino… siamo stati I Fughezzee” Gianfranco Franzi, fondatore e regista del gruppo di teatro-cabaret, è riuscito in questo intento. Un volume fresco di stampa, in vendita dal 17 dicembre, che racchiude la storia della compagnia iniziata nel 1991 all’interno del Coro folcloristico Eco di Lumino e terminata ventisette anni dopo a causa dell’uscita di scena di alcuni membri, complice l’anagrafe, e della mancanza di ricambio tra le fila del gruppo. Nelle sue 288 pagine sono racchiuse oltre duecento fotografie e testi che permettono di conoscere meglio la storia del gruppo e rammentare quanto visto e applaudito in scena; scoprire le particolarità che non erano visibili o poco percepibili durante le prove e dietro le quinte; apprezzare le attestazioni espresse pure da politici oggetto della loro satira, i contributi degli attori e leggere i messaggi inviati dal pubblico dopo aver assistito agli spettacoli. Con un Dvd inedito è invece possibile rivivere le migliori scene degli spettacoli, alcuni momenti particolari e sbirciare dietro le quinte. «Ero partito pensando di pubblicare un centinaio di pagine ma alla fine sono arrivato a quasi trecento», ci racconta l’autore. In effetti gli aneddoti e le cose da raccontare non mancano. Soprattutto quando dei ventisette anni di spettacoli e prove si è preso nota anche dei più piccoli dettagli, come faceva sempre per abitudine Gianfranco Franzi che a margine dei copioni annotava ogni particolare. In questo modo anche i più piccoli dettagli sono stati recuperati e tutti insieme hanno permesso di comporre la lunga storia dei Fughezzee. Oltre a ciò, l’autore conservava sempre i ritagli di giornale da cui individuava le notizie che sarebbero servite per l’allestimento degli spettacoli. «Spero che il lettore, ricordando gli spettacoli, possa anche rammentare le notizie dell’epoca da cui prendevamo spunto e ripercorrere così l’attualità di un tempo. Come quando su indicazione dell’allora responsabile della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo Mario Camani si “spazzolava l’insalata”», sorride Franzi. Anche riguardare i filmati lo ha aiutato: «Certi ricordi però sono impressi nella memoria», riconosce l’autore.

La prefazione di Ignazio Cassis: “Ridere è fondamentale”

La prefazione del libro è firmata dal Consigliere federale Ignazio Cassis, fedele spettatore della compagnia. “Non ho tenuto il conto, ma credo di aver assistito alla gran maggioranza dei ventisette spettacoli dei Fughezzee, sempre con Paola, nel frattempo divenuta mia sposa (complici anche i Fughezzee)”, si legge nel testo. Il Consigliere federale ricorda come ogni spettacolo passava alla lente i fatti e fatterelli della cronaca ticinese, riletti in chiave burlesca e adeguati alla bisogna irriverente del cabaret. Sera dopo sera, ricorda, lo spettacolo si adattava poi al personaggio pubblico di turno presente in sala. Ignazio Cassis reputa questa forma di teatro-cabaret come uno specchio dell’anima: “Ci fa rivedere il mondo al rallentatore, ci aiuta a cogliere i dettagli che la frenesia quotidiana occulta, ci offre la chiave per decodificare le infinite sfumature della nostra goffaggine. Il teatro-cabaret ci fa ridere di noi stessi”.

Chiediamo a Franzi se magari in forma diversa l’attività dei Fughezzee potrà in qualche modo continuare. «La voglia di scrivere spettacoli non mi manca – ammette – e di questi tempi nemmeno le notizie da cui attingere». Chissà come avrebbero letto i Fughezzee le vicende legate alla pandemia? Che senso avrebbero dato al virus o alle campagne di sensibilizzazione? Anche Ignazio Cassis se lo chiede, dandosi poi una risposta: “Sono convinto che avrebbero contribuito a leggere il vissuto con l’ironia necessaria a sdrammatizzare la vita. Perché ridere resta fondamentale, anche e soprattutto in una crisi”.Con la nascita del Gruppo Atelier dell’Eco di Lumino Franzi spiega di essere riuscito a tramandare lo spirito dei Fughezzee. Sono stati abbandonati i canti popolari e introdotti canti più recenti accompagnati da piccole messe in scena con travestimenti, dove i cantori diventano anche attori.Il ricavato dalla vendita del libro (costo 30 franchi) permetterà di finanziare l’attività del Gruppo Atelier dell’Eco di Lumino diretto da Laura Righetti ma anche di versare un contributo alla Lega ticinese contro il cancro, alla Fondazione Theodora (che regala sorrisi ai bambini ospedalizzati) e all’Istituto scolastico di Lumino. Il libro è in vendita a Bellinzona nelle librerie Casagrande, Colombi e Taborelli, a Grono alla libreria Russomanno e a Lumino alla libreria Tempo libero. È pure possibile ordinarlo all’indirizzo: eco.lumino@bluewin.ch.

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