Bellinzonese

Rabadan ridotto, ma con concerti dal vivo

Per il presidente Giovanni Capoferri sarà importante ‘presentare un programma interessante’ che invogli le persone a partecipare e divertirsi

Serate divertenti anche se al chiuso (Ti-Press)
11 novembre 2021
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Concerti, diversi bar e tanta voglia di divertirsi. Il presidente del Rabadan Giovanni Capoferri è convinto che «presentando un programma interessante riusciremo a invogliare la gente a trascorrere delle belle serate anche se non sarà un Carnevale tradizionale».

Espocentro quasi come Piazza del Sole

Come noto nel 2022 il Rabadan sarà organizzato all’Espocentro di Bellinzona. Per ragioni di sicurezza legate alla situazione pandemica, il Municipio ha infatti deciso che la manifestazione si terrà in formato ridotto, ovvero senza cortei, né tendine. Insomma, senza la classica Città del Carnevale che in tempi normali anima il centro storico. Qualcosa potrebbe però restare più o meno uguale: l’intenzione è infatti quella di allestire l’Espocentro in modo simile al grande capannone che solitamente sorge in Piazza del Sole. «Ci saranno sicuramente musica live e alcuni bar», afferma a ‘laRegione’ Capoferri, precisando che l’intenzione è quella di confermare gli accordi già presi con diversi artisti.

Si punta anche a eventi durante il giorno

Tuttavia, per il momento vi sono ancora numerosi aspetti da chiarire. Non è ad esempio ancora sicuro che la società Rabadan avrà a disposizione anche il Palasport. E da questo dipenderà anche l’effettiva capacità dei padiglioni messi a disposizione. Quello che è certo è che il numero di persone che potrà accedervi sarà ovviamente limitato, essendo lo spazio definito. Perciò la società punterà in particolare sulla prevendita dei biglietti, il cui costo deve ancora essere stabilito. In ogni caso l’intenzione è anche quella di organizzare eventi durante il giorno: «È ad esempio pensabile di organizzare il concerto delle guggen il sabato pomeriggio all’interno della struttura», rileva il presidente del Rabadan. «Stiamo anche valutando con il Municipio se sarà possibile organizzare la risottata del martedì, garantendo un servizio da seduti». Vi è poi anche l’idea, se sarà permesso, di organizzare qualche food truck all’esterno. «Nelle prossime settimane dovremmo riuscire a comunicare in modo più preciso quale sarà il programma».

Sicurezza garantita

Un programma che dovrà essere allettante per cercare di soffiare via un certo scetticismo che in questi giorni aleggia nell’aria a causa della rinuncia di organizzare un Carnevale tradizionale. Capoferri conferma che la società aveva già preparato un piano di protezione nel caso in cui lo svolgimento della manifestazione fosse stato autorizzato nel centro storico: «Eravamo pronti, ma l’impegno per garantire la sicurezza sarebbe stato enorme». In particolare sarebbe stato molto difficile riuscire a controllare il certificato Covid di tutte le persone che sarebbero entrate nella città del Carnevale. Infatti solitamente i controlli iniziavano in serata, quando si chiudeva il centro, ma all’interno del perimetro erano già presenti centinaia di persone giunte sul posto in precedenza. Un controllo a tappeto avrebbe dunque significato chiudere il centro storico per sei giorni, quasi 24 ore su 24. L’opzione Espocentro, nonostante sia un luogo chiuso, permetterà di controllare sistematicamente il certificato Covid, garantendo così la sicurezza a livello pandemico, come succede già negli stadi di hockey.

Nessuno ‘scudo di protezione’

Non si può infatti ancora affermare che la crisi legata al coronavirus sia terminata e in caso di netto peggioramento della situazione si potrebbe anche arrivare ad annullare o ridimensionare grandi eventi. In alcuni di questi casi la Confederazione e il Cantone garantiscono la copertura dell’80% delle spese già sostenute con il cosiddetto ‘scudo di protezione’. Tuttavia, quest’ultimo viene concesso solo per grandi manifestazioni d’importanza sovracantonale. Un Rabadan classico lo è sicuramente, ma quello del 2022 in formato ridotto no. Insomma, in caso di annullamento, non vi sarebbe quindi alcuna copertura dei costi. Un rischio che la società Rabadan accetta, sperando che tutto possa andare per il meglio, permettendo così ai bellinzonesi, ma non solo, di passare alcune serate all’insegna del divertimento.

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