Bellinzonese

Bellinzona, sciopero globale per il clima il 22 ottobre

Il corteo partirà da Largo Elvezia, attraverserà Viale Stazione e giungerà in Piazza Governo

(Ti Press)
9 ottobre 2021
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Di nuovo in strada a difesa dell’ambiente. Nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina, il coordinamento giovanile per il clima in Ticino ha annunciato che venerdì 22 ottobre avrà luogo uno sciopero a Bellinzona.

“Nel corso degli ultimi due anni la pandemia ci ha costretti e costrette a un allontanamento dalle piazze, impedendoci di diffondere e declamare le nostre rivendicazioni", si legge in un comunicato. "La situazione sanitaria attuale ci permetterà, nel rispetto delle attuali norme, di poter riportare in primo piano il tema della crisi climatica e dei suoi inevitabili effetti”.

Il tema internazionale di questo sciopero saranno le MAPA - Most Affected People and Areas (regioni e persone più afflitte dalla crisi climatica). Le MAPA sono principalmente rappresentate dai paesi a Sud del mondo (come Asia, Africa e America Latina) e comunità minoritarie (come donne, persone di etnia diversa, persone della comunità LGBTQ+, persone anziane o giovani e persone meno ricche). “Queste comunità subiscono maggiormente le conseguenze della crisi climatica: di fatto le regioni meno ricche non solo non possono proteggersi dalle sempre più frequenti catastrofi naturali, ma spesso ne sono anche più colpite (come ad esempio succede con le nazioni del sud est asiatico). Le persone che fanno parte di una comunità emarginata, o più di una allo stesso tempo, non riescono a far sentire la propria voce - in questa occasione daremo loro un momento in cui verranno valorizzate”.

‘Anche in Svizzera ci sono MAPA’
"Nonostante la ricchezza del nostro Paese, ci sono delle comunità in Svizzera che sono già colpite più delle altre dalle conseguenze della crisi climatica. Prendiamo come esempio il settore agricolo: durante questi ultimi anni, gli eventi meteorologici estremi sono aumentati a causa dell’innalzamento delle temperature. La produzione di frutta e verdura ha subito gravi danni e il raccolto è stato minore se non
nullo“. Come se non bastasse, queste perdite "hanno creato una maggiore richiesta di frutta e verdura da nazioni più lontane, aumentandone maggiormente l’impatto ambientale”.

‘Giustizia climatica è giustizia sociale’
Le MAPA, prosegue il comunicato, appartengono alla categoria di chi produce poco inquinamento “ma ne subisce maggiormente le conseguenze, al contrario di chi ne produce molto ma ha pochi problemi a non sentirne le conseguenze. Questo porta a una grande ingiustizia sociale che crea un divario tra causa (produrre inquinamento) ed effetto (subirne le conseguenze)". Questa manifestazione "servirà a ricordare che la giustizia climatica è interdipendente con la giustizia sociale”.

I dettagli dello sciopero
Per dare più visibilità a queste regioni e persone maggiormente colpite dalla crisi climatica (MAPA) “scenderemo in piazza il 22 ottobre a Bellinzona. La partenza è fissata per le 14 da Largo Elvezia, attraversando Viale Stazione e in seguito raggiungendo Piazza Collegiata. Qui ci sarà il momento dei primi discorsi, si ripartirà quindi verso il capolinea dello sciopero, cioè Piazza Governo". In questo spazio avranno luogo gli ultimi interventi dei e delle scioperanti. Infine, "dopo aver diffuso e declamato le nostre rivendicazioni, le amplificheremo ancora di più grazie al potere della musica. Avremo a fine corteo una performance musicale dell’artista Terry Blue, ospite speciale di questo evento”.

Norme Covid e assenze scolastiche
Il rispetto delle norme Covid-19 durante tutta la durata della manifestazione sarà garantito tramite un servizio d’ordine che si occuperà di accertarsi del corretto utilizzo delle mascherine. Per il resto, “tutta la manifestazione si svolgerà all’aperto, dove le regole sono meno restringenti. Faranno stato le disposizioni in vigore il giorno stesso della manifestazione. Abbiamo ricevuto un permesso speciale da parte del Dipartimento Educazione, Cultura e Sport (DECS) per giustificare le assenze delle allieve e degli allievi delle scuole post-obbligatorie che desiderano partecipare alla manifestazione, senza conseguenze sul rendimento scolastico”.

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