Bellinzonese

Il Cc di Bellinzona fa il gambero: torna l’alzata di mano

Problemi al nuovo sistema di voto elettronico. Il ricorso al Tf sul servizio della Rsi è di competenza municipale

C'è qualcosa che non va (Regione)
20 settembre 2021
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Inizio a singhiozzo per il Consiglio comunale di Bellinzona riunito questa sera nella sala principale di Palazzo Civico per discutere, fra gli altri temi, del Consuntivo 2020. Dopo un primo minuto di raccoglimento in memoria di Jasmine Ben Ali e Marco Borradori deceduti nelle scorse settimane, e dopo un caloroso applauso d’incoraggiamento rivolto al collega di Legislativo Paolo Righetti ricoverato dalla fine di agosto a seguito di un’emorragia cerebrale, il plenum è incappato nel nuovo sistema informatico di voto elettronico che non sembra funzionare a dovere. Dovendo decidere se inserire o meno all’ordine del giorno la richiesta del Movimento per il socialismo (poi bocciata a maggioranza) affinché fosse il Legislativo a decidere sul ricorso inoltrato dal Municipio al Tribunale federale contro due servizi diffusi nel giugno 2020 dalla Rsi sui decessi alla casa anziani di Sementina, il Plenum si è ritrovato fermo al palo. Dopo una pausa il presidente Renato Dotta ha comunicato, trascorsa ormai un’ora dall’inizio della seduta, che al momento si procederà col vecchio metodo dell’alzata di mano verificata da due scrutatori. Quanto alla richiesta dell’Mps, il sindaco Mario Branda ha evidenziato che essendo il ricorso al Tf una fattispecie di natura amministrativa, stando alla Legge organica comunale la competenza è del Municipio e non del Parlamento cittadino. Da segnalare infine l’entrata in carica della neo consigliera Luana Rondelli Poretti (Sinistra) nonché le dimissioni di Sabina Calastri (Plr) e Simone Orlandi (Udc), quest’ultimo indagato nella vicenda dello smercio abusivo di targhe automobilistiche.

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