Bellinzonese

Luce verde ai 43,42 milioni per il nuovo Pretorio di Bellinzona

Il Gran Consiglio ha approvato con 74 sì, zero no e 4 astenuti la richiesta di credito per la ristrutturazione e l’ampliamento dell’edificio in via Franscini

I lavori dovrebbero terminare entro la fine del 2025 (Ti-Press)
21 settembre 2021
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Luce verde da parte del Gran Consiglio al credito di 43 milioni e 420mila franchi per la ristrutturazione e l’ampliamento del Pretorio di Bellinzona, approvato oggi pomeriggio con 74 voti favorevoli, zero contrari e 4 astensioni. I lavori, nel frattempo iniziatri, dovrebbero terminare alla fine del 2025. Lo stabile, situato in cima a viale Franscini, una volta rinnovato accoglierà nuovi spazi per il Tribunale penale federale (Tpf, la cui sede si trova a pochi metri di distanza, nello stabile che un tempo accoglieva l’ex Scuola cantonale di commercio) in particolare per la Corte d’appello federale. Si insedieranno anche la Pretura civile del distretto di Bellinzona e la Polizia cantonale (Gendarmeria, Polizia giudiziaria, celle e altri servizi).

Le esigenze del Tpf sono cresciute

Nel 2002 l’assemblea federale prese la «storica decisione» di ubicare la sede del Tpf a Bellinzona, ha ricordato durante la seduta di Gran Consiglio Bixio Caprara (Plr), relatore del rapporto della Commissione della gestione che aveva sostenuto il credito all’unanimità. Tpf che dopo una prima tappa al Business Center, durata alcuni anni, si è insediato nel rinnovato e ampliato stabile di viale Franscini nel 2014. Nel frattempo «le esigenze del Tpf sono cresciute in modo importante», ha proseguito Caprara. E una convenzione del 2006 tra Confederazione e il Canton Ticino, permette, in caso di necessità, al Tribunale penale federale di ampliarsi, affittando ulteriori spazi nell’edificio dell’ex Pretorio. Grazie a un contratto di locazione, la Confederazione garantisce al Cantone una permanenza nello stabile fino almeno al 2043. Questo permetterà dunque al Cantone di ammortizzare l’importante investimento approvato dal Gran Consiglio.

Centralizzare a Lugano le autorità penali

Ricordiamo che inizialmente il progetto di ristrutturazione e ampliamento del Pretorio prevedeva d’inserire nell’edificio le sedi della Pretura penale, del Tribunale penale cantonale oltre che della Pretura civile di Bellinzona. Tuttavia le nuove esigenze del Tpf hanno portato il Consiglio di Stato a cambiare rotta, proponendo di centralizzare a Lugano tutte le autorità penali giudicanti (ovvero le sedi del Tribunale d’appello cantonale, del Ministero pubblico unificato, della Corte di appello e di revisione penale, della Pretura penale e del Tribunale penale cantonale), creando di fatto un polo della giustizia ticinese. E questo grazie in particolare all’acquisto dello stabile dell’ex Banca del Gottardo, oggetto di un altro messaggio governativo.

Primo piano occupato dalla Corte di appello

Concretamente, lo stabile ristrutturato sarà composto da sei piani, ossia due interrati e tre sopraelevati più il pianterreno. Nei due livelli interrati saranno inseriti parcheggi, depositi, locali tecnici, spazi dedicati alla polizia e così via. Al pianterreno sono previsti una grande sala per le udienze e uffici sia per il Tpf, sia per la Polizia cantonale. Il primo piano sarà occupato completamente da uffici e sale della Corte di appello del Tpf, mentre gli spazi al secondo e al terzo piano saranno dedicati alla Pretura civile e alla Polizia cantonale. Inoltre, il progetto prevede anche uno spazio pubblico tra il Pretorio e il Tpf che sarà adeguatamente arredato. Ricordiamo infine che gli edifici del Pretorio e del Tpf sono considerati beni culturali d’importanza comunale. Per questo motivo anche il volume e la facciata del Pretorio saranno conservati, come è già stato fatto per la sede del Tpf. Inoltre l’edificio ampliato e ristrutturato sarà stilisticamente molto simile e di colore chiaro come quest’ultimo.

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