Bellinzonese

Serravalle, un sentiero interattivo fra natura e storia

Il progetto 'Salamandra Vagabonda' partirà la prossima primavera e permetterà di scoprire le ricchezze del territorio delle frazioni di Ludiano e Semione

Il punto panoramico di Ladrigo
19 giugno 2021
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Un percorso circolare interattivo con diverse postazioni dove è possibile informarsi o svolgere attività legate al bosco e alla storia di Ludiano e Semione, frazioni del Comune di Serravalle. Verosimilmente dalla prossima primavera, turisti, famiglie e qualsiasi persona interessata potranno avventurarsi in questo sentiero tematico. Infatti, il progetto ‘Salamandra Vagabonda’ – questo anfibio è stato scelto come mascotte, vista la sua diffusa presenza sul territorio – prima di prendere il via deve ancora concludere il lungo iter burocratico già avviato (ricerca fondi, permessi di costruzione, eventuali ricorsi e opposizioni, e così via). L’iniziativa mostra in ogni caso come ci sia la volontà di valorizzare la regione: «Questo percorso è già oggi molto interessante e abbiamo quindi pensato di proporre anche delle attività che invitano a scoprire le ricchezze che offre il nostro territorio», sottolinea a ‘laRegione’ Dario Cittadini, presidente dell’associazione degli Amici di Selvapiana che collabora al progetto promosso inizialmente dall’associazione Libera il Libro Serravalle.

Fili a sbalzo in miniatura

Una delle otto postazioni è prevista al punto panoramico di Ladrigo, sopra Ludiano e nei pressi del villaggio oggi disabitato di Selvapiana (nel 1800 vi abitavano ancora circa 70 persone, ma negli ultimi decenni del 1900 se ne sono andati tutti). La sistemazione di questo luogo era già prevista nell’ambito del progetto promosso dell’associazione di cui Cittadini è presidente che mira a «valorizzare il nucleo di Selvapiana e i suoi dintorni». In seguito è così intervenuta l’associazione Libera il Libro Serravalle che ha voluto inserire questo luogo come una delle tappe del sentiero tematico. Postazione dove è anche prevista la riproduzione in miniatura di un filo a sbalzo (funi alle quale si attaccava materiale da far scorrere fino a valle) con la quale potranno cimentarsi in particolare i bambini. Saranno inoltre posati pannelli informativi che spiegano l’esatto funzionamento di questo mezzo di trasporto. «Questo luogo era il punto di arrivo di molti fili a sbalzo che venivano utilizzati per trasportare legname o fieno. Da qui poi partiva un altro filo verso il Piano», spiega Cittadini. Siccome si tratta di un punto panoramico, l’intenzione è anche quella di costruire una piattaforma che sporge dalla roccia per permettere ai visitatori di beneficiare in modo migliore del panorama. 

Raccolta fondi per la piattaforma panoramica

Quest’ultima è la postazione più onerosa dal punto di vista finanziario ed è quindi stata avviata una raccolta fondi tramite il sito eroilocali.ch: la soglia minima per realizzare la postazione è di 5’500 franchi (taglio alberi e messa in sicurezza), mentre per costruire anche la piattaforma dalla quale si potrà ammirare la bassa valle di Blenio saranno necessari 21’500 franchi. Il resto del progetto ‘Salamandra Vagabonda’ sarà invece «finanziato grazie a contributi del Comune di Serravalle, dell’Ente regionale di sviluppo Bellinzonese e Valli, di alcuni sponsor e attraverso collaborazioni con l’Organizzazione turistica regionale, la Fondazione alpina per le scienze della vita di Olivone, dei Patriziati e altri enti». Vi è anche l’intenzione di coinvolgere aziende della zona, ad esempio per realizzare giochi, attrezzature o sculture sul percorso. «Stiamo contattando tutti i possibili sostenitori», sottolinea Cittadini.

Fra stagni, muri a secco e vigneti

Nelle altre postazioni, oltre all’installazione di diverse panchine e di pannelli informativi – con codici Qr che permettono di ottenere grazie al proprio smartphone informazioni supplementari, sempre aggiornate, e di caricare su internet foto inerenti al progetto –, sono poi previste altre attività interessanti: nella zona dell’acquedotto comunale si potrà vivere esperienze legate all’acqua; un’altra postazione prevede la possibilità di costruire piccoli muri a secco; nei pressi di tre stagni sarà possibile osservare un biotopo (in questo caso vi sarà una collaborazione con le Scuole elementari di Malvaglia nell’ambito del materiale didattico messo a disposizione); in un altro punto panoramico saranno installati un cannocchiale e una vecchia foto di Ludiano di inizio 1900 dove si potrà osservare come si è sviluppato il paese. Il sentiero didattico passerà poi dal nucleo caratteristico di Scarp (dove vi è anche un agriturismo con il quale i promotori vorrebbero collaborare), dal Castello di Serravalle e dalla zona dei Ronchi, dove vi sono dei vigneti in mezzo a sassi molto particolari. La lunghezza del percorso è di 6,5 chilometri, con partenza e arrivo a Ludiano.

Recupero e valorizzazione di Selvapiana

È pure in corso il progetto di recupero e valorizzazione dell’antico villaggio di Selvapiana: «Abbiamo già ricevuto la licenza edilizia per sistemare la mulattiera che sale da Ludiano», afferma Cittadini. È inoltre prevista «la realizzazione di quattro selve castanili attorno al nucleo, il rifacimento del tetto in piode della chiesa e di un altro edificio, la sistemazione del sentiero che attraversa il nucleo, così come il recupero di territorio agricolo che comprende anche il rifacimento di muri a secco e il taglio di alcuni alberi. Speriamo inoltre che, su iniziativa di privati, si riesca a riattare qualche rustico». Intanto, il 25 luglio è prevista la tradizionale festa di San Giacomo, durante la quale sarà possibile effettuare una visita guidata del nucleo storico di Selvapiana e recarsi al punto panoramico di Ladrigo.

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