Bellinzonese

Una colonia musicale con giovani migranti in valle di Blenio

Si chiama 'Badabum' e si terrà dal 18 luglio al 1° agosto nella casa al Luzzone. Progetto aperto a una ventina di adolescenti residenti e richiedenti l'asilo

Incontri pre colonia
2 giugno 2021
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Un'esperienza musicale, di socializzazione e di vita. È quanto gli organizzatori della colonia integrata Badabum sperano che i ragazzi possano portare a casa da quelle due settimane vissute insieme. Un gruppo di una ventina di giovani, tra cui anche migranti e richiedenti l’asilo, accompagnati da otto monitori, trascorreranno la colonia immersi nella natura della Valle di Blenio a suonare e a dar sfogo alla loro creatività. Il soggiorno si terrà dal 18 luglio al 1° agosto nella casa al Luzzone, situata nei pressi dell’omonima diga e immersa nella natura del bosco. Un luogo adatto, poiché discosto, scelto proprio per non disturbare nessuno con chitarre elettriche e batterie. Un’oasi tranquilla ma stimolante, lontana dallo stress e dalla frenesia della quotidianità che permette anche di favorire la creazione artistica dei ragazzi. Questa particolare proposta nasce dalla collaborazione tra l’associazione culturale Materiale elastico e Giullari di Gulliver. La prima con alle spalle le esperienze positive nell’ambito di LaB Ora, laboratorio musicale di integrazione promosso dall’associazione e sostenuto dal Programma di integrazione cantonale (Pic) nel 2019 e 2020, che ha coinvolto sia ragazzi svizzeri che emigranti in un percorso di creazione e di esibizione di spettacoli musicali. Mentre la seconda vanta una decennale esperienza in ambito giovanile, culturale, integrativo e di organizzazione di colonie. 

La colonia musicale integrata è aperta a ragazzi dai 13 ai 16 anni, che non per forza devono saper suonare uno strumento ma che devono aver voglia di partecipare a un progetto musicale. Ognuno troverà il suo spazio. «Il ruolo dei monitori è anche quello di riuscire a insegnare alcune basi di uno strumento in modo che tutti possano prendere parte alla composizione musicale», spiega il responsabile della colonia Francesco Berta. Per chi suona già uno strumento può essere anche un’occasione per apprenderne uno nuovo. Ogni monitore porterà gli strumenti che intende condividere con i partecipanti «e dato che siamo quasi tutti musicisti professionisti o amatoriali ne abbiamo diversi da mettere a disposizione», rileva Berta. Anche i giovani hanno la possibilità di portare i loro strumenti che verranno messi a disposizione di tutti. «L’idea è che durante la colonia si possa suonare sparsi per la casa o nel bosco», fa presente. La colonia musicale può essere un’occasione di crescita personale in tutti i sensi, nelle canzoni ma anche al di fuori del contesto prettamente musicale, i ragazzi potranno parlare di loro stessi e dei loro interessi, come delle loro difficoltà e dei loro successi. Il percorso di creazione musicale inizia comunque già prima delle due settimane in alta valle di Blenio, con degli incontri durante i quali i giovani hanno occasione di conoscersi e dare avvio al processo creativo ed espressivo. Il primo ha già avuto luogo, mentre il secondo è previsto il 20 giugno. Questi momenti favoriscono la coesione e la conoscenza tra i partecipanti, e sono fondamentali per la costruzione di un’intesa e un’identità di gruppo.

Durante il soggiorno in valle di Blenio invece i ragazzi prepareranno il concerto che presenteranno in alcune altre colonie del cantone e su alcune piazze del territorio. Nella prima settimana i ragazzi comporranno e proveranno insieme le canzoni, mentre la seconda settimana sarà dedicata all’organizzazione di concerti aperti al pubblico. Il progetto si concluderà in autunno con un fine settimana in cui si presenterà il concerto in una scuola Media e in una sala pubblica. Su una ventina di posti disponibili, una decina sono già stati prenotati da adolescenti - domiciliati sia nel Sopraceneri che nel Sottoceneri-, i rimanenti sono rivolti a giovani migranti o richiedenti l’asilo. «Cerchiamo di raggiungerli facendo capo ad associazioni come Dare, Soccorso operaio e la Croce Rossa», spiega Berta. L’obiettivo è che la colonia sia sostenibile economicamente per tutti, è per questo motivo che gli organizzatori sono ancora alla ricerca di aiuti, in modo che anche i ragazzi migranti e richiedenti l’asilo abbiano la possibilità di partecipare. Eventuali interessati possono prendere contatto tramite l’indirizzo e-mail: coloniabadabum@gmail.com o telefonare allo: 078 766 37 48. Altre informazioni sul sito: giullari.ch. Gli organizzatori credono fortemente nella valenza del progetto; un’iniziativa capace di favorire l’integrazione contando sul linguaggio universale della musica, che abbatte le difficoltà linguistiche e mette le persone in relazione tra loro, facilitando le capacità di comunicazione, di espressione e di ascolto. Un progetto che intende aprire nuovi orizzonti, non solo musicali, ma anche sociali. 

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