Bellinzonese

Un servizio sociale intercomunale per tutta la Val di Blenio

Sarà attivo da lunedì 3 maggio nei Comuni di Serravalle, Acquarossa e Blenio

Un aiuto in più per far fronte alle situazioni di disagio
(Depositphotos)
27 aprile 2021
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Isolamento degli anziani, difficoltà finanziarie, abuso di sostanze e altre situazioni di disagio sociale. Sono problemi che toccano da vicino anche il nostro cantone, dai centri urbani alle valli. Difficoltà che la pandemia ha spesso acuito o portato a galla e le realtà periferiche non ne sono immuni. Proprio per rispondere ai bisogni presenti sul territorio, da lunedì 3 maggio sarà attivo il Servizio sociale del Distretto di Blenio. Una nuova offerta intercomunale rivolta a tutta la popolazione domiciliata nei Comuni di Serravalle, Acquarossa e Blenio. Il servizio è gratuito e le operatrici sociali Alice Ciocco e Isabella Mossi si occupano di offrire ascolto, sostegno e consulenza nelle situazioni di disagio sociale; di aiutare le persone nella richiesta di assicurazioni e prestazioni sociali; d'intervenire in situazioni di difficoltà finanziaria; di orientare, se necessario, verso altri enti di aiuto attivi sul territorio cantonale. Nella Valle del Sole già da alcuni anni si parlava di proporre un servizio per i tre Comuni. Le esperienze intercomunali proposte in altre realtà di valle hanno dato buoni risultati e fiducia. E oggi anche i Comuni Bleniesi hanno deciso d'intraprendere questa strada. «Lavorare su tre Comuni e nella stessa squadra è positivo – rileva Alice Ciocco – facilita lo scambio e la comunicazione, come anche la presa di contatto con i servizi del territorio». Alice Ciocco era già impiegata quale assistente sociale alle dipendenze del Comune di Serravalle, ad Acquarossa l’assistente sociale è invece recentemente passata al beneficio della pensione, mentre il Comune di Blenio era sprovvisto di questa figura. 

Isolamento e difficoltà economiche

Le riflessioni sulla riorganizzazione e potenziamento del servizio sociale erano state avviate prima dell’avvento del Covid-19. La pandemia ha poi evidenziato l’importanza di un’offerta di questo genere. Le richieste di aiuto sono infatti in aumento. Provengono da persone che si rivolgono agli sportelli sociali in valle (di fatto già attivi anche se ufficialmente operativi dal 3 maggio) e la maggior parte sono relative a questioni economiche e finanziarie. In aumento sono anche i casi d'isolamento delle persone, soprattutto anziane, che con le restrizioni dovute al coronavirus hanno meno occasioni per ritrovarsi e socializzare. I problemi di cui si occupano le due operatrici riguardano però anche il disagio sociale in generale, tra cui le difficoltà del mantenimento a domicilio, le difficoltà relazionali in famiglia, i problemi legati alla gestione dei minori, l’abuso di sostanze e altre situazioni problematiche. 

Focus su giovani e anziani

Per i giovani le offerte in valle sono minori rispetto a quelle presenti nelle città. Per questo motivo, quando è necessario indirizzarli verso un servizio preciso, ci si avvale di collaborazioni; in particolare con i servizi presenti a Biasca, come il progetto Mentoring di Pro Juventute che ha aperto una sede proprio nel Borgo. Ma anche a Bellinzona, come nei casi di disagio psichico, situazioni in cui i giovani possono essere seguiti dal servizio psicosociale cantonale. Sempre nella capitale hanno luogo collaborazioni con i programmi d'inserimento lavorativo dei giovani senza impiego. Le operatrici sociali attive in Valle di Blenio, a seconda dei casi, possono collaborare anche con l’Ufficio dell’aiuto e della protezione (quando si tratta di famiglie con minorenni), con le Autorità regionali di protezione, come nel caso di situazioni che necessitano l’emissione di mandati per assicurare le curatele. 

Nel caso degli anziani, oltre a chi soffre di solitudine, vi è anche chi ha difficoltà economiche, soprattutto perché la rendita vecchiaia non è sufficiente a far fronte alle spese. Le assistenti sociali possono quindi aiutare le persone che ne hanno diritto ad avere accesso a ulteriori prestazioni sociali. Mentre per combattere l’isolamento vi sono collaborazioni con le sedi di Biasca di Pro Senectute e Atte. 

Come funziona

Per richiedere un primo appuntamento con il nuovo servizio sociale del Distretto è attivo il numero di telefono: 091 870 13 51 (ore 9-11.30 e 14-16.30) oppure può essere inviata una e-mail all’indirizzo: servizio.sociale@distrettoblenio.ch. Per questioni organizzative Alice Ciocco segue l’utenza di Serravalle, mentre Isabella Mossi si occupa di Acquarossa e Blenio. Il servizio – che garantisce discrezione e riservatezza – è attivo dal lunedì al giovedì. Ricevono su appuntamento nella sede principale di Ludiano (Casa comunale) e nelle case comunali di Acquarossa e Blenio. In caso di bisogno vengono effettuate anche visite a domicilio. Le due assistenti sociali invitano i cittadini dei Comuni a rivolgersi a loro in caso di bisogno. «Siamo aperte e pronte a rispondere a qualsiasi dubbio, magari non saremo noi a poter aiutare ma perlomeno potremo indirizzare la persona verso il servizio specializzato», tengono a far presente entrambe. «Non bisogna vedere il servizio sociale unicamente come un’offerta per persone in difficoltà, può essere infatti semplicemente un luogo dove chiedere una dritta per orientarsi tra i servizi presenti o richiedere una consulenza per un determinata situazione. Non abbiate timore a contattarci», concludono le responsabili del servizio.

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