Bellinzonese

La promozione dei bus elettrici parte da Bellinzona

L'obiettivo della Città e di AutoPostale è quello di impiegare veicoli a emissioni zero sull'intera linea 3 entro la fine del 2023

Alex Malinverno (a sinistra) e Simone Gianini di fronte a un bus elettrico (Ti-Press/Golay)
10 marzo 2021
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La promozione della mobilità elettrica di AutoPostale parte da Bellinzona: fino al 21 marzo sulla linea 3 Scuola media 2-S. Antonino centri commerciali circolerà infatti un bus a emissioni zero. Si tratta di «un segnale importante» ha affermato Simone Gianini, presidente della Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese (Crtb). L'auspicio è quello «di equipaggiare questa linea con bus a propulsione esclusivamente elettrica» entro il 10 dicembre del 2023. In generale, AutoPostale con l’Azienda elettrica ticinese, le aziende elettriche locali (tra cui l'Azienda multiservizi Bellinzona, Amb) e alcune aziende di trasporto pubblico mirano a introdurre in Ticino veicoli a batteria «su almeno sei linee», sempre entro la fine del 2023, ha da parte sua precisato Alex Malinverno, responsabile Mercato e clienti settore sud di AutoPostale. Un obiettivo ambizioso e non privo di difficoltà: da una lato questi autobus sono più costosi rispetto a quelli diesel e dall'altro bisognerà anche realizzare le stazioni di ricarica.

«Si tratta di un passo caldeggiato dalla Crtb e dalla Città di Bellinzona che già nel 2014 furono dei precursori in quest'ambito, introducendo otto bus ibridi (a propulsione diesel ed elettrica)», ha sottolineato Gianini durante una conferenza stampa a Bellinzona. Ora si vuole quindi proseguire su questa strada: «Con AutoPostale e l'Amb abbiamo promosso uno studio di fattibilità, il quale ha dimostrato che la linea 3 è ideale per l’introduzione di bus a propulsione elettrica». In generale, l'obiettivo è quello di puntare su «una mobilità sempre più sostenibile e sempre meno inquinante anche dal punto di vista fonico: avere in circolazione mezzi così silenziosi è sicuramente un vantaggio anche per la popolazione». Vantaggi che comportano però anche dei costi: i bus elettrici attualmente costano il doppio rispetto a quelli diesel ed e necessario prevedere delle stazioni di ricarica (per la linea 3 sarebbero previsti ai due capolinea). A ciò va poi aggiunto l'impatto della pandemia sulle finanze pubbliche che «imporrà ovviamente qualche riflessione», ha rilevato Gianini. «Ma come è già stato il caso con il potenziamento di dicembre, questi sono investimenti epocali e strategici che cambiano l’approccio di una città e che non dobbiamo farci sfuggire», ha aggiunto. Ricordiamo che dallo scorso dicembre nel Bellinzonese l'offerta di trasporto pubblico è stata ampliata con una aumento delle frequenze e nuove linee. 

Altro cambiamento d'orario il 5 aprile

Un'offerta che sarà adattata con il cambio d'orario previsto il prossimo 5 aprile, quando la galleria di base del Monte Ceneri potrà venir sfruttata a pieno regime dalle ferrovie. «Dovremo modificare gli orari su 41 linee per garantire le coincidenze con i treni», ha spiegato Malinverno, consigliando quindi agli utenti di verificare attentamente il nuovo orario. Dal 5 aprile nel Bellinzonese saranno inoltre «leggermente potenziate» la linea che collega la città all'ospedale San Giovanni e quella che serve la valle Morobbia, ha aggiunto.

Tornando alla mobilità elettrica, «entro il 2023 vorremmo avere in Ticino almeno 6 linee completamente elettrificate», compresa la linea 3 di Bellinzona che è servita da 11 bus. Oltre a quest'ultima, AutoPostale vorrebbe introdurre veicoli a propulsione completamente elettrica anche sulle linee Cadenazzo-Dirinella e Locarno-Losone. Le altre linee saranno individuate nel Sottoceneri, sia nel Luganese sia nel Mendrisiotto. Per quanto riguarda invece l'intera Svizzera, l'obiettivo è quello di avere in servizio 100 veicoli con motori alternativi (elettrici o a idrogeno) entro il 2024 e di avere l'intera flotta priva di combustibili fossili entro il 2040. «Il futuro sarà quindi più pulito e silenzioso a beneficio dell’ambiente, dei passeggeri e delle persone che vivono vicino alle linee di AutoPostale», ha sottolineato Malinverno. Per promuovere la mobilità elettrica, fino a luglio in diverse regioni della Svizzera (partendo da Bellinzona) circolerà quindi un bus elettrico di nuova generazione che ha un'autonomia di 200 chilometri e impiega quattro ore per essere ricaricato. 

Infine, Malinverno ha ricordato che «il passaggio alla mobilità sostenibile necessita l’aiuto dei Cantoni che devono garantire il finanziamento dei costi aggiuntivi». E in questo senso il Ticino «si è espresso di principio a favore del progetto in corso».

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