Bellinzonese

Acqua non potabile a Moleno: anche i piccoli s’arrabbiano

Nubifragio d'agosto: l'associazione di quartiere ha preteso chiarimenti dalla Città di Bellinzona. Al via nel 2021 la ristrutturazione dell'ex casa comunale

Ristrutturazione ex casa comunale: alcune immagini del progetto elaborato dall'architetto Flavio Demarta
7 dicembre 2020
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Con i suoi 120 abitanti, Moleno è il quartiere più a nord della nuova Bellinzona e il meno popoloso fra i 13 ex Comuni aggregatisi nel 2017. Poche, pochissime le notizie che vi giungono. Ma questa volta una voce si alza e riporta il malcontento per come la Città ha gestito il dopo nubifragio di fine agosto, quando la presa di captazione dell’acqua che serve anche il confinante quartiere di Preonzo ha subìto importanti danni strutturali. Nonostante il tempestivo intervento con cui l’Azienda multiservizi di Bellinzona ha garantito un sufficiente approvvigionamento d’emergenza del serbatoio, per più giorni l’acqua non è risultata potabile. La questione viene oggi ripresa dal primo numero di ‘Qui Moleno’, il bollettino col quale due volte all’anno l’associazione di quartiere, nata a fine 2019, si prefigge d’informare la popolazione sulle principali novità locali.

Informazione ritenuta indigesta e carente

“La gestione della buzza e lo scritto in seguito inviato ai residenti dalla Città – attacca l'associazione – ci hanno obbligati a interpellare direttamente il Municipio che, vista la pertinenza e l’importanza della questione, ha risposto proponendoci un incontro chiarificatore. Al Municipio avevamo espresso il nostro disappunto sul metodo d’informazione e avevamo chiesto chiarimenti su alcuni aspetti”. Durante l’incontro avuto col vicesindaco Andrea Bersani e con i vertici dell’Amb “sono scaturiti alcuni aspetti fondamentali: è stato ammesso che l’informazione è stata carente e si è perciò deciso che in caso di eventi straordinari l’Associazione di quartiere verrà tempestivamente informata e contribuirà a mettere in atto un’informazione il più capillare possibile”.

‘Approvvigionamento minimo indispensabile’

Nel merito del problema, prosegue l'associazione, “hanno cercato di convincerci che un approvvigionamento di emergenza, migliore di quanto fatto, non era né possibile né necessario. Eravamo e siamo di tutt’altra opinione: un approvvigionamento minimo di acqua potabile a tutti i residenti, e non solo agli esercizi pubblici come fatto finora, è indispensabile”. Un punto evidenziato da Bersani e Amb è l’investimento di 400’000 franchi nei lavori all’acquedotto, che ha permesso di adeguare il sistema di potabilizzazione alle nuove norme federali e d'introdurre un monitoraggio a distanza del funzionamento dello stesso. Quanto invece all’altra fonte di approvvigionamento, essa “non sostituirà l’acquedotto attuale, ma sarà un allacciamento parallelo che verrà messo in esercizio in caso di necessità, nel caso in cui l’acquedotto sia, per eventi eccezionali, fuori uso”.

Sentieri rovinati, si procede

Il maltempo estivo ha poi lasciato il segno anche sui sentieri di montagna. L’associazione di quartiere ne ha discusso con l’apposito servizio proponendo delle priorità d’intervento: “Messaggio accolto con interesse ed evaso secondo quanto abbiamo proposto”. I residenti sono invitati a segnalare eventuali problemi di cui l’associazione di quartiere si farà portavoce “avendo instaurato ora un’importante linea diretta”.

Alcune modifiche per la Schéré

E qualcosa sembra finalmente muoversi per l’attesa ristrutturazione dell’ex casa comunale Schéré da destinare a uso pubblico. Alcuni anni fa – rammenta l’associazione di quartiere – l’Assemblea comunale aveva votato un apposito credito di 400’000 franchi. Valutazioni del’Ufficio beni culturali e dell’Ufficio natura e paesaggio, intervenuti essendo la chiesa adiacente un bene protetto, hanno richiesto del tempo. Ora il Servizio quartieri ha fornito all’Associazione di quartiere informazioni sullo stato del progetto e sulle modifiche apportate rispetto a quello iniziale. Vi sono alcune differenze: si procederà a un ampliamento dell’edificio esistente con un volume e un tetto unitario per non squalificare l’aspetto volumetrico originale; sarà aggiunto un elemento laterale comunicante dotato delle infrastrutture necessarie allo stesso livello della sala grande quali wc, guardaroba e cucina; il piano cantinato, debitamente isolato, sarà a disposizione per eventuali attività e come deposito; inoltre l’accesso ai disabili sarà garantito al piano terreno. Tempistica: “Si prevede di poter realizzare il tutto nel corso del 2021. La data esatta dipende dagli esiti della messa a concorso delle opere ed eventuali ricorsi”.

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