Bellinzonese

Presi tre 14enni per la stalla incendiata a Malvaglia

Il rogo del 5 settembre aveva incenerito le infrastrutture della famiglia Vanetti. Inchiesta in mano alla Magistratura dei minorenni

In salvo tutti gli animali, tranne una pecora (Rescue Media)
1 dicembre 2020
|

Sono tre quattordicenni (due ragazzi e una ragazza) gli autori dell'incendio che la sera dello scorso 5 settembre ha incenerito la stalla della famiglia Vanetti situata in via Mondate a Malvaglia. Tutti residenti nella regione, i tre giovani sono stati identificati grazie all'inchiesta svolta da più servizi della Polizia cantonale e coordinata dalla sostituta magistrata dei minorenni Fabiola Gnesa. Fondamentale, ai fini della loro identificazione, è stata la buona collaborazione fra la Gendarmeria di Biasca (conoscenza del territorio) e l'apposito Gruppo minori attivo in seno alla Polizia giudiziaria, formazione istituita per contrastare i reati commessi da giovani sotto i 18 anni.

Dinamica e grado d'intenzionalità

L'ipotesi di reato nei confronti del terzetto è quella di incendio. Approfondimenti sono in corso per ricostruire la dinamica con cui si è appiccato il fuoco e il grado d'intenzionalità, elementi fondamentali per stabilire colpa e relativa pena da applicare. Quella sera nessuno è rimasto ferito (è morta soltanto una pecora, in salvo tutti gli altri animali fra mucche, cavalli di razza, asini, capre, pecore e galline) ma i danni sono risultati ingenti poiché oltre allo stabile, di cui è rimasto in piedi solo il telaio metallico ormai inutilizzabile, sono andati distrutti anche diversi macchinari agricoli.

Il rogo del 2017

Nel marzo 2017, poco distante, pure in via Mondate a Malvaglia, sempre di sabato sera e al medesimo orario delle 21.30, un incendio si era sviluppato nell’azienda agricola di Maurizio Gatti: rasi al ruolo fienile e rimessa, danneggiati veicoli e parzialmente anche l’attigua stalla. Analogie che però non permettono di ritenere il terzetto odierno (o qualcuno dei tre minorenni) in nessun modo responsabile, essendo stato verificato dall'allora inchiesta che all'origine del rogo di tre anni fa non vi fu un comportamento doloso.

Leggi anche:
Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE