Bellinzonese

A Roveredo scatta l'indagine per avvelenamenti di animali

Nelle ultime settimane colpiti tre gatti e un cane nella frazione di San Giulio, dove già in passato vi erano stati simili episodi

Un felino è deceduto e un altro si trova in gravi condizioni
7 aprile 2020
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Roveredo torna purtroppo a dare notizia di episodi di avvelenamento di animali. Quattro i casi susseguitisi nel corso delle ultime settimane nella frazione di San Giulio, quartiere particolarmente noto per la grande presenza di gatti. Tre felini, di cui uno deceduto e uno attualmente in gravi condizioni, e un cane gli esemplari colpiti dalle ignobili azioni di persone ignote. La questione è nota alle autorità giudiziarie grigionesi a seguito della denuncia sporta dai padroni dei gatti. 

'Qualcuno ci sta facendo del male'

“In questo momento di crisi dovuto al coronavirus, la vita nel quartiere è ulteriormente turbata poiché sappiamo che c’è qualcuno che sta facendo questo ai nostri animali - afferma alla ‘Regione’ uno dei proprietari dei felini avvelenati -. Dopo la morte a metà febbraio di un primo gatto, si pensava che si trattasse di un caso isolato e non si è quindi voluto sporgere denuncia. Poi abbiamo iniziare a capire che qualcosa non quadrava col presentarsi di tre avvelenamenti in rapida successione nelle ultime due settimane. A quel punto abbiamo deciso di rivolgerci alla polizia”.

Indefinite modalità e veleno utilizzati

Ad accertare l’avvelenamento degli ultimi due gatti, la veterinaria Anna Bernasconi dello studio veterinario Can e Gat di Arbedo. “La questione è sicuramente preoccupante per tutti gli animali della zona e in particolare per quelli domestici. Non da ultimo, anche per i bambini. Per il vicinato sono situazioni spiacevoli, che rischiano di portare rancori”. Contrariamente a quanto avviene con l'utilizzo dei famigerati ‘bocconi’, nessuna traccia di cibo ingerito è stato rinvenuta nello stomaco dei gatti, giunti allo studio veterinario con i classici sintomi neurologici (tremore e convulsioni) di un animale avvelenato. Non è quindi stato possibile definire né la modalità, né il tipo della sostanza utilizzata. “Mi è stato portato anche un cane drogato che si è nel frattempo ripreso, ma verosimilmente non è stato utilizzato lo stesso tessuto tossico usato per i gatti”. I referti clinici sono nel frattempo stati inviati alle autorità giudiziarie. 

'Se odi gli animali non è il posto per te'

Sono numerosissimi i gatti presenti nella frazione di Roveredo e in particolare nel complesso di tre palazzine rosse in via San Giulio. Dove non tutti sembrano apprezzare l’elevata quantità di felini. Lo scorso mese di novembre è stata distribuita una circolare con la quale alcuni residenti si lamentavano per l’elevata presenza e i conseguenti problemi legati a rumore ed escrementi. Altre lamentele erano inoltre arrivate in passato. “Se qualcuno odia gli animali - afferma la veterinaria Bernasconi - non dovrebbe andare a vivere a Roveredo, dove soprattutto i gatti trovano il contesto ideale per essere più liberi”.

I precedenti

Era l’estate del 2008 quando la Società protezioni animali di Bellinzona aveva denunciato al Ministero pubblico grigionese la morte per avvelenamento di quattro felini appartenenti a padroni residenti nello stesso quartiere dove negli ultimi tempi la preoccupazione è tornata grande. “Ci sono padroni di animali domestici che stanno pensando di cambiare casa - conclude il nostro interlocutore - Sapevo che in passato si erano verificati casi simili, ma erano ormai un paio di anni che la situazione appariva tranquilla”.  Sempre nel 2008, la Spab aveva denunciato la morte di diversi gatti in zona Riva a Roveredo. Nel 2009, la Spab aveva sporto denuncia per il decesso per avvelenamento a Roveredo di quattro cani che avevano mangiato dei pezzi di salsiccia nei quali era stato inserito un potente veleno. 

Besomi: 'denunciare sempre'

Da noi contattato il presidente della Società protezione animali di Bellinzona, Emanuele Besomi, spiega di non aver ricevuto segnalazioni sui casi di Roveredo. "Anche se in queste situazioni risulterà difficile per l'indagine individuare il colpevole, la Spab consiglia sempre di sporgere denuncia penale di fronte ad avvelenamenti di animali. Ciò che a volte può permette di riaprire e chiarire vecchi casi rimasti irrisolti". 

 

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