Bellinzonese

Fibra ottica in arrivo anche a Claro, Preonzo, Moleno e Gudo

Il servizio sarà esteso agli ex Comuni serviti dalla Sopracenerina e poi passati nel comprensorio Amb subito dopo l'aggregazione

Operaio Amb al lavoro durante la posa delle fibre ottiche (Ti-Press)
22 febbraio 2020
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Anche gli ex Comuni bellinzonesi aggregatisi nel 2017 e che in precedenza erano serviti dalla Società elettrica sopracenerina (Ses) saranno allacciati alla fibra ottica. Si tratta degli attuali quartieri di Claro, Preonzo, Moleno e Gudo che con l’avvento della nuova Bellinzona sono entrati a far parte del comprensorio dell’Azienda multiservizi. Lo ha spiegato lunedì sera in Consiglio comunale il vicesindaco Andrea Bersani (capodicastero Servizi industriali): rispondendo a un’interpellanza di Bixio Gianini (Plr) ha ricordato la stipulazione nel 2012 di un accordo di partenariato con Swisscom che ha permesso la posa a tappe della fibra ottica: «Ad oggi sono già state allacciate oltre 23’000 unità abitative nella Città di Bellinzona e in alcuni Comuni del comprensorio Amb, ciò che rappresenta la più capillare rete in fibra ottica del Cantone e tra le zone meglio servite dalla banda larga in Svizzera». Claro, Preonzo, Moleno e Gudo «non erano parte degli accordi stipulati con Swisscom, ragion per cui la Direzione dell’Amb negli ultimi mesi ha intrapreso intense discussioni con il gestore di rete nazionale al fine di estendere il contratto di collaborazione, che ha dato finora ottimi risultati per entrambi i partner, a tutta la nuova Città. Le parti stanno affinando in queste settimane gli ultimi dettagli».

Lavori per due-tre anni

I lavori inizieranno nel 2021 e si protrarranno per due-tre anni. Per ogni allacciamento vengono posate quattro fibre (in base al modello raccomandato dall’Ufficio federale delle comunicazioni), due delle quali rimangono di proprietà di Amb (una potrebbe essere messa a disposizione, a pagamento, di una terza compagnia) e due di Swisscom. I due partner dispongono quindi, alla fine della costruzione, ognuno delle proprie fibre sulle quali vengono poi offerti i rispettivi servizi ai cittadini. Il modello adottato da Amb – ha specificato Bersani – oltre al vantaggio di suddividere i costi di costruzione con Swisscom, si basa sul concetto di accesso aperto (open access) per il cliente, il quale ha pertanto libera scelta di optare per il fornitore di servizi desiderato, quindi il prodotto Wambo di Amb, ma anche i servizi di Swisscom o, come detto, altri provider.

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