Bellinzonese

Licenza edilizia per il ponte tibetano di Olivone

Permetterà di completare un sentiero ad anello unendo le frazioni di Pinaderio e Sallo. A realizzarlo è il Gruppo restauri Blenio

21 febbraio 2020
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Passo avanti per la realizzazione del primo ponte tibetano della Valle del Sole. Dopo aver lanciato l’idea a inizio 2019, negli scorsi giorni il Gruppo restauri Blenio (Grb) ha infatti ottenuto la licenza edilizia per il progetto. Prossimo passo prima della costruzione sarà l’avanzamento della raccolta fondi, nel frattempo già avviata.

Il manufatto che verrà realizzato sopra il riale Riascio tra il territorio di Olivone e quello di Aquila (entrambi nel Comune di Blenio) sarà lungo 54 metri, come ricorda alla ‘Regione’ il segretario del Grb Mauro Domenichetti approfittandone per ringraziare addetti ai lavori e servizi comunali per la buona collaborazione durante l’iter della domanda di costruzione. Il progetto, nato in collaborazione con il Patriziato di Aquila-Torre-Lottigna, mira a mettere in sicurezza e valorizzare un itinerario ad anello di circa 6 km che, passando da Sallo, collega Olivone a Pinaderio e Ponto Aquilesco.

Da qui possono essere messi in rete altri percorsi, come quello che parte da Olivone e prosegue verso la Greina, la val Camadra, la val di Campo Blenio e la zona del Luzzone, ma anche il sentiero che da Dangio sale poi verso le capanne dell’Adula e la cima di 3’402 metri di altitudine. L’anello di 6 km è disseminato di oratori e cappelle, tra cui anche alcune restaurate dal gruppo fondato nel 1976. In oltre 40 anni di attività sono infatti svariate le opere portate a termine dal Grb per valorizzare il territorio, con lavori che sono costati in totale circa un milione di franchi e hanno riguardato costruzioni votive ma anche ponticelli presenti sui sentieri.

Costo 280mila franchi

Il ponte tibetano previsto nel Comune di Blenio costerà invece sui 280mila franchi: come spiegano i promotori, le promesse di donazioni ricevute finora si attestano a poco più di un quinto del costo totale. Il ponte sospeso, che permetterà di evitare l’attuale passaggio reso pericoloso dal flusso di acqua e dalle colate di fango, sarà fissato su appositi basamenti e ancoraggi, ma per i dettagli sarà necessario attendere il progetto definitivo. Per quanto riguarda l’inizio dei lavori viene stimato il prossimo mese di settembre.

Il più lungo del mondo potrebbe essere in Val Colla

Se siete tra coloro che devono lottare contro le vertigini per superare l’attraversamento di un ponte tibetano, quello previsto ad Olivone potrebbe essere un buon primo passo verso l’uscita dalla comfort zone. Già più impegnativo è quello realizzato in altura tra Sementina e Monte Carasso dalla Fondazione Curzútt-S. Barnàrd, fiore all’occhiello del Bellinzonese per quanto riguarda escursioni da effettuare in giornata anche con tutta la famiglia. Un ponte che, da quando è stato inaugurato nel 2015, ha iniziato ad attirare sempre più gente diventando un po’ vittima del suo successo. I numeri sono da brividi: davanti a sé quasi 300 metri da percorrere sospesi sopra un vuoto di 130 metri. Misura invece 200 metri di più il manufatto in stile “tibetano” che dalla realizzazione nel 2017 si è aggiudicato il record mondiale di lunghezza, come si evince dal sito “Guinness World Records”. E lo si trova proprio in Svizzera, a Randa (Vallese). Ma nel Luganese un’idea lanciata tre anni fa dall’associazione Amici della Val Colla potrebbe superarlo: il collegamento tra Treciò e Insone dovrebbe infatti misurare ben 680 metri a un’altezza massima di 180.

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