Bellinzonese

Consiglio comunale nei quartieri di Bellinzona? 'Troppo caro'

Il Municipio stronca la proposta di sedute itineranti avanzando anche problemi d'ordine logistico e dubbi sul reale interesse della popolazione locale

La sala a Plazzo civico (Ti-Press)
14 febbraio 2020
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Pollice verso del Municipio di Bellinzona alla proposta formulata dal consigliere comunale Fabio Briccola affinché si valuti l'opportunità di rendere itinerante la seduta del Consiglio comunale, andando talvolta a 'occupare' le ex case comunali dei quartieri aggregati, così da rinsaldare a livello istituzionale i legami fra centro e periferia. L'esecutivo turrito ritiene che la proposta “potrebbe in linea teorica rientrare nella strategia già adottata per rendere maggiormente partecipi i cittadini dei quartieri della vita istituzionale della nuova Città. Nella pratica però non crediamo che l’organizzazione di una seduta decentralizzata del Legislativo permetta di raggiungere lo scopo”. La realtà dei fatti è che l’interesse per assistere ai lavori del Consiglio comunale dal vivo “è limitato. Naturalizzandi a parte, la presenza del pubblico alle sedute di Consiglio comunale è spesso limitata a pochi addetti ai lavori”.

Sufficienti le serate pubbliche di quartiere

Inoltre i temi trattati dal Legislativo “sono in buona parte generali e poco affini alle problematiche puntuali del singolo quartiere”. Da questo punto di vista il Municipio ritiene che le serate pubbliche organizzate a livello di quartiere “permettano meglio di condividere con la popolazione locale problematiche e aspettative nei confronti delle istituzioni comunali”. Vi sono poi, a mente dell'esecutivo, problemi anche d'ordine pratico: “Non si può sottovalutare la complessità organizzativa di una seduta extra muros, che solo per questioni logistiche sarebbe possibile in pochi quartieri e con considerevoli spese”. Non da ultimo, anche per volontà dello stesso Legislativo, è in fase di discussione un progetto di ammodernamento della sala del Consiglio comunale a Palazzo civico: “Una volta implementato renderà ancora più funzionale l’attuale sala per i lavori del Legislativo. Condizioni che altrove non verrebbero garantite, se non con costi importanti”. Da qui la convinzione del Municipio che, pur condividendo gli scopi prefissati, la proposta di Briccola “non sia lo strumento adeguato per raggiungerli”.

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