Bellinzonese

I 60 piccoli abeti del centro di Bellinzona torneranno a Faido

Grazie alla collaborazione con il vivaio L'Abete Magico, le decorazioni natalizie continueranno a vivere. In futuro l’idea potrebbe essere estesa

16 gennaio 2020
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Chi ha fatto un giro tra le vie centrali di Bellinzona non avrà potuto fare a meno di notarli. Stiamo parlando dei 60 piccoli abeti posati fuori da altrettanti commerci cittadini che per tutto il periodo delle feste hanno fatto bella mostra di sé. Nulla a che vedere, per quanto riguarda le dimensioni, con gli alberi di Natale che hanno decorato e illuminato le principali piazze dei 13 quartieri. Ma a differenza di queste ultime piante, che dopo l’Epifania sono state tagliate in piccoli pezzi dagli addetti dei Servizi urbani, i piccoli abeti continueranno a vivere.

È infatti questa una delle particolarità dell’iniziativa che ha visto gli albori già nel 2018 per poi consolidarsi lo scorso anno. Il progetto vede la collaborazione della Città di Bellinzona con L’Abete Magico di Faido, l’iniziativa nata dal locale Patriziato e sostenuta dal Comune che nel 2016 aveva dato la possibilità di piantare gli abeti per creare un vivaio. I 60 che hanno dimorato per Natale a Bellinzona sono cresciuti proprio a Faido e, poiché s’intende riportarli a Bellinzona ogni anno, non sono stati tagliati bensì piantati in un vaso trasportabile. Alcuni sono anche stati protagonisti della cronaca locale per essere stati presi di mira nottetempo da vandali poco prima di Natale. Ma si è trattato fortunatamente di pochi esemplari.

Prima 12, poi 60

Il primo anno, l’idea lanciata da Donatella Omodeo-Angeli (originaria di Faido) ha permesso di posare 12 alberelli in affitto. Il numero è notevolmente lievitato per la seconda edizione, che come detto ha coinvolto 60 vasi. Il tutto è stato reso possibile grazie al contributo della Città di Bellinzona che ha deciso di aiutare i commercianti nell’acquisto del grande vaso necessario per la loro dimora e ognuno poteva decorarli a piacimento. L’investimento è stato di circa 10mila franchi. «Siamo molto soddisfatti del riscontro che c’è stato. Si tratta di un’iniziativa che ha dimostrato unità d’intenti tra i commercianti di Bellinzona», spiega da noi interpellato il capodicastero Economia, finanze e sport Mauro Minotti. «Abbiamo deciso di sostenerla anche perché si tratta di alberi che arrivano dalle nostre valli e non da chissà dove», aggiunge.

Richieste anche da Giubiasco

Il ringraziamento alla Città giunge da Michele Karpf a nome dell’Abete Magico di Faido, il quale spiega cosa ne sarà ora dei piccoli abeti che rimarranno posati a Bellinzona fino a San Valentino. Torneranno in seguito in Leventina, per poi essere di nuovo trasportati a “svernare” in città il prossimo Natale. Alcuni, ammette, sono stati danneggiati, ma fortunatamente si tratta di pochi esemplari. «C’è richiesta anche da parte dei commercianti di Giubiasco», spiega Karpf spiegando che verrà valutata l’estensione del progetto con un possibile raddoppio del numero di piante da mettere in vaso. Intanto al vivaio di Faido gli abeti interrati (circa 700) continuano a crescere e Karpf annuncia che tra un paio di anni si potranno tagliare i primi. «Finora abbiamo lasciato che la natura facesse il suo corso e ci mettono un po’ a crescere. In primavera intendiamo aiutarli tramite concimazione», aggiunge.

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