Bellinzonese

Giù le mani dall'Officina, Frizzo lascia? 'Ci sto pensando'

Nel 2020 l'associazione compie 10 anni e potrà modificare gli statuti e rivedere gli obiettivi: 'Occorre una profonda riflessione, anche sulle persone'

5 dicembre 2019
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L’associazione Giù le mani dall’Officina Ffs di Bellinzona raggiungerà nel 2020 i dieci anni d’attività. Il giubileo, che cade nel mese di febbraio, potrebbe coincidere durante la primavera con una svolta nella strategia e conduzione del sodalizio. Se n’è parlato ieri sera, mercoledì, durante l’assemblea tenutasi alla Casa del Popolo. Poche, invero, le persone presenti. Una ventina. Segno di una disaffezione? Oppure la votazione popolare sull’iniziativa ‘Giù le mani’, affossata nell’urna la scorsa primavera da due ticinesi su tre, ha spento gli entusiasmi di fronte anche all’avanzare del progetto di trasferimento dello stabilimento a Castione e della riconversione edilizia dello storico comparto cittadino? «Dobbiamo interrogarci sul nostro presente e sulla nostra possibile azione futura», ha più volte detto il leader dello sciopero e presidente dell’associazione Gianni Frizzo, a tratti lasciando intendere un proprio desiderio di lasciare la guida dell’associazione, a tratti ribadendo invece la volontà di tenere ben salde le redini, ma a precise condizioni. «Di sicuro, dopo tutte le energie spese favore dell’Officina in questi anni, non voglio essere io quello che accompagnerà il processo di riduzione di 250 posti di lavoro preconizzata col trasloco a Castione, entro il 2026, nel cosiddetto stabilimento ferroviario più moderno d’Europa».

Poiché gli statuti associativi prevedono che gli stessi possono essere modificati al decimo anno di attività, «desidero avviare una riflessione interna suoi nostri obiettivi. Dobbiamo cambiarli, aggiornarli, riorientarli? Dobbiamo reinventarci? Cercare argomenti nuovi, al di là della difesa dei salari e della qualità del lavoro e della formazione? Su cosa dobbiamo concentrare l’azione comune futura? E chi dovrà farlo? Magari con un rinnovamento del comitato? Vorrei poter arrivare la prossima primavera con delle risposte a queste domande», ha concluso Frizzo ricordando che nel 2020 scade peraltro il periodo biennale del suo mandato di presidente, finora sempre rinnovato per acclamazione dalle varie assemblee susseguitesi negli anni.

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