Bellinzonese

1'215 firme contro i forfait letti

La petizione chiede la modifica della Legge sul turismo affinché i proprietari di case secondarie non vengano più tassati secondo il numero di posti letto

Le firme saranno consegnate giovedì 3 ottobre al Palazzo delle Orsoline (Ti-Press)
27 settembre 2019
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Sono 1'215 i cittadini che hanno sottoscritto la petizione che chiede di modificare la Legge cantonale sul turismo (L-Tur) laddove impone ai proprietari di case secondarie il prelievo della tassa di soggiorno nella forma del forfait annuale per ogni letto. Le firme saranno consegnate giovedì 3 ottobre alle 10 davanti al Palazzo delle Orsoline. 

Il cosiddetto ‘forfait letti’, nel raggio di competenza dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (Otr- Bat) ammonta a 70 franchi per posto letto (50 dove l’edificio non sia raggiungibile via strada) su un massimo previsto di 100. Un metodo voluto dal legislatore considerata l’impossibilità di definire con esattezza il reale utilizzo degli edifici in questione, ma che – sostengono i petenti – finisce per sfavorire i proprietari che vi soggiornano raramente pur avendo molti letti a disposizione, favorendo per contro quelli che fanno di rustici e affini un uso intensivo. Viene quindi chiesto di eliminare questa e altre presunte disparità di trattamento. “I proprietari – scrivono i promotori della petizione Enzo Lupi, Pietro Rusconi, Giorgio Zürcher, Sergio Nizzola e Alberto Finzi – si sentono discriminati e ingiustamente tartassati rispetto ad altre categorie di promotori di turismo. Se non vien usato il buonsenso si causano così delle situazioni al limite dell’assurdo: la vedova che dorme nel letto matrimoniale è costretta a tagliare il letto o deve pagarne due, gli eredi di quelle belle case leventinesi a più piani devono pagare per un numero elevato di letti pur occupandone solo un paio, il rustico usato solo quando si fa la fienagione vien tassato come l’appartamento con vista sul lago, ecc. ecc. Con un tono arrogante e intimidatorio talune OTR (BATi) hanno perfino minacciato l’intervento (anticostituzionale!) dei loro controllori”.

Un ‘problema’ acuitosi nel 2018 quando l’Otr-Bat ha deciso di avviare un aggiornamento dei dati relativi ai proprietari che versano, in parte o non del tutto, il forfait letti, ciò che ha portato alla scoperta di molte situazioni non rispettose della legge poiché non regolarmente aggiornate nel corso di svariati anni dall’Otr-Bat e dai precedenti quattro enti turistici locali. Risultato: nel 2018 l’Otr-Bat ha incrementato i ricavi di 130mila franchi portando il totale della tassa forfait a 1,25 milioni.

“Confidiamo che il Lodevole Consiglio di Stato si chini su questo problema – si legge nel comunicato diramato questa mattina –, risolvendo una situazione che crea ingiustizie e malumori ed è controproducente per la qualità di vita delle nostre valli”. 

 

Presto un'associazione in difesa dei rustici 

I petenti confermano inoltre l'intenzione (anticipata dalla 'Regione' nell'edizione del 22 agosto scorso) di costituire l'Unione proprietati rustici e immobili secondari. “Un'associazione che darà ulteriore sostanza a queste rivendicazioni”. 

 

 

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