Bellinzonese

Lati-Unia, piano sociale per 11 dipendenti licenziati

Raggiunto l'accordo fra il sindacato e il maggiore gruppo lattiero del Ticino con sede a Sant'Antonino: i dipendenti sono ora una quarantina

Ti-Press
25 settembre 2019
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La Lati Sa di Sant'Antonino e il sindacato Unia hanno raggiunto un accordo sul piano sociale di cui beneficeranno undici ex collaboratori licenziati nei mesi scorsi sui complessivi 52 che si contavano al momento del salvataggio della società operato dalla Cooperativa dei produttori di latte della Svizzera centrale, la quale dallo scorso gennaio detiene il 70% delle azioni della maggiore azienda lattiera del Ticino. Il licenziamento – ricordano Unia e Lati nel comunicato trasmesso oggi alle redazioni – è intervenuto “a seguito di modifiche dell'organizzazione aziendale con conseguente riduzione dei posti di lavoro motivata da una situazione finanziaria aziendale molto difficoltosa”. Il piano sociale “si applica unicamente ai collaboratori e alle collaboratrici interessati da cambiamenti aziendali che sono sfociati in un licenziamento”. In un primo momento il provvedimento aveva interessato sette dipendenti, cui se ne sono aggiunti successivamente altri quattro. Questo piano sociale, prosegue il comunicato, “è fortemente voluto dalla nuova proprietà, in qualità di datore di lavoro innovativo, sociale e affidabile, che agisce con il presupposto di mantenere, anche in presenza di situazioni complesse, una collaborazione ottimale con il partner sociale basato sul rispetto e sulla stima reciproci”.

Dalla primavera 2020 nuovi prodotti

Intervistato dalla 'Regione' lo scorso 5 luglio, il presidente del Cda Carlo Croci aveva assicurato «l’impegno nel ricollocare in altre ditte la dozzina di collaboratori licenziati, mentre per una parte della nostra forza lavoro siamo riusciti a individuare soluzioni interne». I tagli hanno toccato i settori nel frattempo chiusi: quello del latte a lunga scadenza Uht (che non risultava competitivo sul piano cantonale e nazionale) e quello delle consegne con furgoni e camion che avrebbe richiesto investimenti troppo onerosi. Il Cda conta infine di entrare sul mercato con nuovi prodotti nella primavera 2020: «Punteremo su prodotti caseari di successo per il nostro mercato e per quello d’Oltralpe, dove contiamo di posizionarci e suscitare interesse grazie alle nuove collaborazioni avviate nel settore della distribuzione». La centrale di Sant’Antonino cambierà dunque regime e uno dei prodotti di punta sarà il latte bio ticinese e corta-media scadenza, circa due settimane.

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