Bellinzonese

La maleducazione porta i rifiuti sulle sponde del Ritom

Le rive del lago colme di spazzatura. 'Una situazione vergognosa: ho raccolto circa 200 mozziconi e un’infinità di cocci di bottiglie', afferma un escursionista

Un luogo magico ma spesso confrontato con visitatori irrispettosi
22 luglio 2019
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«È raccapricciante scontrarsi con l’ignoranza delle persone. Mi domando come si possa arrivare a tanto in un luogo incantevole come lo è il lago Ritom». È più che legittimo lo sfogo di un escursionista della regione trovatosi di fronte a una grande quantità di rifiuti depositati sulle sponde del bacino più grande della Val Piora, gettonata località turistica in territorio di Quinto.

Per due mattine consecutive, il nostro lettore ha riempito uno zaino con la spazzatura trovata sul sentiero didattico e lungo la strada sterrata che circondano il lago. «Una situazione che rispecchia una realtà veramente vergognosa: zero rispetto per la natura e totale assenza di educazione». Tra i rifiuti recuperati – riconducibili a pescatori, sportivi e bagnanti – vi sono bottiglie di pet e vetro, lattine, borracce, pezzi di plastica, fazzoletti, cartacce, filo e materiale da pesca, griglie usa e getta e sigarette.

«Ho raccolto circa 200 mozziconi e un’infinità di cocci di bottiglie, in particolare sulle spiaggette presenti sul percorso didattico», aggiunge sconcertato il nostro lettore, consono a recarsi al Ritom per passeggiare insieme al suo cane al quale, durante la pulizia, è rimasto addirittura un amo impigliato nel pelo: «Non è normale recarsi in un posto del genere per passeggiare in mezzo alla natura, ed essere costretti a prestare attenzione a dove il proprio cane mette le zampe».

Diversi anche i sacchettini contenenti escrementi trovati al lato del sentiero, nonostante la presenza di apposite cassette di deposito sulla diga e a Cadagno. Non presenti invece i classici cestini. «Ma sarebbe assurdo metterli in un posto simile, che va rispettato a prescindere. Siamo a 2’000 metri di altitudine, circondati da acqua azzurra, neve sulle montagne, fiori, pesci, marmotte e farfalle. Questo dovrebbe indurre chiunque a non lasciare i propri rifiuti in giro. Ma purtroppo – conclude il nostro interlocutore – episodi simili di maleducazione sono sempre più frequenti».

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