Bellinzonese

Dall'Albania per uno spaccio 'lampo' di 500 grammi di eroina

42enne condannato a una pena detentiva di trentaquattro mesi sospesi, di cui otto da espiare, più l’espulsione dalla Svizzera per un periodo di sette anni

L’uomo è giunto nelle regione per conto di un’organizzazione albanese che invia spacciatori temporanei alloggiandoli presso consumatori locali (Ti-Press)
11 luglio 2019
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Una pena detentiva di trentaquattro mesi sospesi per due anni, di cui otto da espiare, più l’espulsione dal territorio svizzero per un periodo di sette anni. Questa la sentenza pronunciata oggi nei confronti di un 42enne albanese al quale, lo scorso 8 gennaio a Giubiasco, la Polizia aveva sequestrato 600 grammi di eroina. Le indagini, condotte dalla procuratrice pubblica Claudia Canonica, hanno permesso di appurare che l’uomo, prima dell’arresto, aveva spacciato circa 500 grammi a consumatori del Bellinzonese e della Riviera. Il tutto in un lasso di tempo brevissimo: circa una settimana. 

L’uomo è infatti giunto nelle regione per conto di un’organizzazione albanese che, seguendo una procedura ormai nota agli inquirenti, invia in Ticino spacciatori temporanei alloggiandoli presso consumatori locali. Una volta venduta la sostanza data loro in consegna da altri trafficanti, spariscono e vengono sostituiti da connazionali. Una volta giunti in patria sono poi compensati con poche migliaia di euro. 
Una dinamica ammessa dall’imputato, che ha comportato che il processo nei suoi confronti si svolgesse seguendo la procedura del rito abbreviato, con il giudice Mauro Ermani, presidente della Corte delle assise criminali di Bellinzona (giudici a latere Matea Pessina e Werner Walser), che lo ha condannato per il reato di infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti. 
Dedotto il carcere preventivo, il 42enne resterà dietro le sbarre fino all’8 agosto

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