Bellinzonese

Dangio, Fabbrica del cioccolato bacchettata

Sul Foglio ufficiale di oggi la diffida per la Fondazione che occupa degli spazi all'ex Cima Norma e la richiesta di prendere provvedimenti entro 30 giorni

Giovanni Casella, vice presidente della fondazione Fabbrica del Cioccolato (Ti-Press)
25 giugno 2019
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Poiché presenta "lacune nell'organizzazione imperativamente prescritta dalla legge", la Fondazione Fabbrica del cioccolato risulta tra la lista delle diffide sul Foglio ufficiale pubblicato oggi. Come si evince dal Registro di commercio, è ancora vacante la posizione di presidente lasciata libera a inizio anno da Franco Marinotti; inoltre non risulta assegnato alcun ufficio di revisione da dicembre 2018.

A seguito di gravi problemi di fatture scoperte, già nel corso dei mesi precedenti erano fioccate le dimissioni: prima il co-ideatore Stefano Dell’Orto, poi il membro di comitato Daniele Finzi Pasca, il presidente Franco Marinotti, nonché sua nipote Gaia Soldati-Antonini. Il Consiglio della Fondazione Fabbrica del cioccolato nata nel 2015 da gennaio `è composto da una sola persona, Giovanni Casella, che assieme a Dell’Orto aveva preparato il business plan per il progetto culturale/commerciale insediato nei locali dell’ex fabbrica Cima Norma a Dangio, in valle di Blenio.

Ora la Fondazione è invitata a "ristabilire lo stato conforme alla legge circa l'amministrazione, la gestione, la rappresentanza e/o l'organo di revisione" notificando l'iscrizione all'Ufficio del registro di commercio entro 30 giorni. Altrimenti verrà chiesto all'autorità di vigilanza, in questo caso il Dipartimento federale dell'Interno, di prendere le misure necessarie.

 

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