Bellinzonese

Violenza carnale e minacce: l'accusa chiede 4 anni, la difesa l'assoluzione

A processo per aver costretto la ex convivente a subire atti sessuali contro la sua volontà, le colpe del 37enne sudamericano sono state definite «gravissime» dal procuratore pubblico

Ti-Press
17 giugno 2019
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Una pena detentiva di 4 anni. È la richiesta del procuratore pubblico Pablo Fäh che ha definito gravissima la colpa del 37enne da oggi a processo dinanzi alla Corte delle Assise criminali di Bellinzona riunite a Lugano. Ma la difesa non ci sta: Raffaele Caronna, l'avvocato del 37enne , chiede l'assoluzione da tutte le accuse, in via subordinata una pena interamente sospesa. L'uomo, sudamericano, è accusato di violenza carnale e coazione sessuale. In particolare per aver nell'agosto 2015 costretto l'ex convivente a subire atti sessuali contro la sua volontà, usando violenza e minaccia.

L'accusa: il reato più grave

«La violenza carnale è il reato contro l'integrità sessuale più grave», ha affermato il procuratore in aula. L'imputato ha ridotto una donna "a mero strumento di piacere". L'ex compagno, con cui la donna aveva un figlio, «ha agito per umiliarla, contro di lei che lo amava e gli aveva già perdonato molto».

Per l'accusa la violenza dell'uomo nei confronti della ex era un'azione punitiva: «Era geloso e ha usato la donna come un oggetto di sua proprietà». Il pp non ha ravvisato attenuanti per l'imputato: «Anche dopo i fatti non ha preso coscienza del male che le ha fatto e del dolore che le ha provocato». 

La difesa: solo un rapporto rude

Assoluzione da tutte le accuse, in via subordinata una pena interamente sospesa. È quanto chiede l'avvocato Raffaele Caronna, difensore del 37enne accusato di coazione sessuale e violenza carnale. "Non c'è stata nessuna violenza nei confronti dell'ex compagna, si è trattato solo di un rapporto rude". Il patrocinatore ha ammesso che qualcosa di spiacevole è accaduto, ma "non c'è mai stata né coazione né violenza sessuale".

Nell'ultima parola l'imputato, rivolgendosi all'ex compagna, si è detto dispiaciuto qualora lei dovesse aver vissuto il rapporto diversamente da come è stato per lui.

La sentenza verrà pronunciata domani alle 12. 

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