Bellinzonese

Anche Bellinzona salta in sella al Bike Sharing

La città all'ombra dei Castelli e il polo urbano di Locarno sono più vicini: inaugurate le prime sei postazioni sul perimetro del Parco del Piano di Magadino

Ti-Press/Golay
17 maggio 2019
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Sono biciclette che permettono di superare anche i confini regionali quelle che da oggi è possibile noleggiare in una delle sei postazioni di Bike Sharing inaugurate nel Comune di Bellinzona. Rosse fiammanti e tutte elettriche, vanno a integrarsi nella rete avviata nel 2016 dalla Città di Locarno che nel corso degli ultimi anni è andata a coinvolgere 16 Comuni nel Locarnese e anche del Bellinzonese (Cadenazzo). La collaborazione tra i due poli urbani è stata ribadita in occasione della cerimonia di inaugurazione svoltasi oggi all'ex casa comunale di Gudo. È proprio qui che si trova una delle sei postazioni dotate complessivamente di 45 e-bike: le altre si trovano all'ex casa comunale di Sementina, all'infopoint Carasc di Monte Carasso, in piazza Simen a Bellinzona, alla stazione Ffs di Giubiasco e nella piazza dell'ex casa comunale a Camorino.

"È il risultato di un'ottima collaborazione tra le città di Bellinzona e Locarno e delle relative commissioni dei trasporti", ha spiegato ai presenti Simone Gianini, capodicastero Territorio e mobilità per la Città di Bellinzona, nonché presidente della Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese. Le postazioni inaugurate ieri, ha sottolineato, vanno a completare la rete sul perimetro del Parco del Piano di Magadino. E si tratta solo di un inizio: Gianini ha infatti annunciato che nel 2020 verranno inaugurate quattro nuove postazioni nel Comune di S. Antonino ed è in fase di valutazione un'ulteriore diffusione della rete anche in collaborazione con le aziende di una certa dimensione presenti sul territorio.

Particolarmente soddisfatto pure il presidente della Fondazione Parco del Piano di Magadino Giacomo Zanini (ex sindaco di Gudo), secondo il quale la nuova possibilità di noleggio sposa bene gli obiettivi del Parco di puntare il più possibile sulla mobilità lenta. "Il parco soffre di un problema importate di eccesso di traffico venutosi a creare negli ultimi 15-20 anni", ha fatto notare Zanini. Se il primo passo consiste appunto nell'aumentare la fruizione della mobilità lenta, il secondo consisterà nel pensare a come riuscire regolare l'accesso da parte dei veicoli motorizzati.

"Uno strumento di mobilità del passato, tornato in auge nel presente e speriamo che continui ad esserlo anche nel futuro". Interventuto a Gudo, il sindaco di Bellinzona Mario Branda ha inoltre sottolineato la valenza simbolica del progetto che concretamente avvicina la sua città a Locarno. Per il suo omologo locarnese Alain Scherrer, bicicletta fa rima con libertà, buona salute, buonumore  indipendenza. Lo sanno bene in riva al Lago Maggiore e nelle vicine valli dove in totale sono disponibili 489 biciclette. In aggiunta a quelle rese fruibili oggi il totale raggiunge quota 534 mezzi di cui 314 elettrici, disponibili lungo un percorso che da Bellinzona a Vergeletto misura 37,7 km.

Non da ultimo viene ricordato che il progetto ha una valenza anche sociale, grazie al fatto che la gestione di tutte le postazioni della rete è affidata alla Fondazione il Gabbiano. Coinvolta pure l'associazione Inclusione andicap Ticino (Iat) al cui sportello situato alla stazione Ffs di Giubiasco è possibile ritirare le batterie personali per chi vorrà stipulare un abbonamento annuale.

Come si noleggiano

Il costo per chi non è abbonato varia da 1 franco ogni mezz'ora per le biciclette normali a 4 franchi per quelle elettriche, fino a un massimo di 50 franchi al giorno oppure 120 per tre giorni. È inoltre possibile stipulare un abbonamento annuale al costo di 200 franchi che permette di utilizzare le bici gratuitamente per i primi 30 minuti e poi ti pagare 1 franco anche per le e-bike ogni mezz'ora. Gli abbonati possono anche richiedere una batteria personale da portare sempre con sé. Per effettuare il noleggio, una volta giunti sul posto è necessario scaricare e registrarsi tramite smartphone sull'app Velospot 2.0 che permetterà così, tramite indirizzo e-mail, di ricevere un codice da utilizzare per sbloccare il lucchetto e salire in sella. È poi possibile riportare la bici in una delle postazioni presenti tra Bellinzonese e Locarnese, indistintamente dal Comune in cui è stato noleggiato il mezzo.

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