Bellinzonese

Lumino, non passa il sostegno alle attività economiche

Il Cc a maggioranza ha detto no. Ma il tema è stato ritenuto importante e una mozione Ppd chiede di studiare una proposta condivisa

Ti-Press
16 aprile 2019
|

Promuovere, attraverso degli incentivi, l’insediamento di nuove attività economiche nella zona residenziale. Era la volontà del Municipio di Lumino che nelle scorse settimane aveva sottoposto il relativo messaggio al Consiglio comunale. Il quale però ieri sera (lunedì) dopo ampia discussione con 6 sì, 12 no e un astenuto lo ha bocciato. Non perché la proposta sia stata ritenuta dalla maggioranza (mista) totalmente insensata e il problema inesistente, ma perché i più hanno convenuto che fosse meglio approfondire l'interessante questione che coinvolge tutta la comunità luminese. A riprova di ciò, a nome del Ppd il consigliere Enea Monticelli ha presentato una mozione intitolata “Un LUMINOso bagliore: per una proposta condivisa sulla promozione economica della zona residenziale”. La proposta municipale, ricordiamo, era giunta in seguito alla perdita di alcune attività e ritrovi pubblici storici: oltre alla sempre più probabile scomparsa dell’ufficio postale, hanno chiuso i battenti lo studio medico del dottor Delgrosso, il ristorante Al Portic e la macelleria Decristophoris. Il messaggio prevedeva un incentivo massimo di 2’000 franchi per il primo anno di attività, 1’000 per il secondo e 500 per il terzo (dal quarto anno non erano più previsti contributi) così da meglio sopportare i costi dovuti al consumo di acqua potabile, tassa uso canalizzazioni, tassa base raccolta rifiuti, tasse cancelleria, locazione di parcheggi comunali e tassa di occupazione del suolo pubblico. Come detto, la proposta municipale ha avuto il pregio si elevare il tema di alcune recenti chiusure a un campanello di allarme che concerne, in senso allargato, la qualità di vita in paese. Un tema sollevato al capitolo interpellanze è quello della sicurezza di alcuni incroci, specie in prossimità della scuola. Il Municipio ha ricordato che è in fase di elaborazione in Piano di mobilità scolastica volto a migliorare la situazione: si mira all'introduzione peraltro di un limite 30 km/h ma non 20, che darebbe la falsa impressione ai pedoni di un'accresciuta sicurezza laddove il transito veicolare è significativo.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE