Bellinzonese

Faido, il sindaco non si ricandida: '20 anni sono abbastanza'

Roland David non solleciterà un altro mandato nel 2020. 'La passione per la politica resta, ma è giusto passare il testimone alle nuove generazioni'

Ti-Press
10 aprile 2019
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Dopo 28 anni di Municipio, di cui 20 da sindaco, «ho deciso di riorientare le mie priorità e di non sollecitare un nuovo mandato in occasione delle elezioni comunali del 2020». Non sembra aver rimpianti il sindaco di Faido Roland David (Ppd) nel comunicare al cronista la propria decisione. «La politica, anche quella fatta a livello locale in una realtà periferica com'è quella leventinese, richiede molto impegno; dopo aver speso tante energie, sacrificando altri interessi personali, è arrivato il momento giusto di lasciare spazio alle nuove generazioni», spiega il 59enne, ingegnere di formazione e capo della Sezione forestale cantonale dal 2008, anno in cui ha lasciato il Gran Consiglio dopo alcune legislature seduto anche sui banchi del Palazzo delle Orsoline. Ma quando veramente arriva il momento giusto di lasciare, al di là della 'passionaccia' per la politica che in molti casi non si esaurisce mai? Molti sostengono che arrivi quando ci si rende conto di aver messo tutto l'impegno possibile nell'ottica di concretizzare un buon numero di progetti a favore della collettività, e di aver raggiunto l'obiettivo. «Vero», risponde Roland David: «Ma quel momento arriva anche quando la gestione della 'cosa pubblica' si trasforma un po' in una routine, laddove è invece necessario pensare sempre a 'cose nuove'. L'importante è saper scegliere il momento giusto con serenità, sapendo di lasciare ad altri una situazione interessante sulla quale è possibile costruire il futuro del paese. Dopo alcuni mesi di riflessione, ho quindi comunicato la mia decisione alla sezione popolare-democratica». Fra i progetti realizzati, David cita il teleriscaldamento a legna, l'aggregazione dei dodici Comuni della media Leventina, l'acquisizione e consolidamento della stazione invernale di Carì, la copertura della pista di ghiaccio, la nomina dell'animatore comunale, il riscatto delle linee delle Sopracenerina e il conseguente rafforzamento della Cooperativa elettrica di Faido che ha così ricevuto un mandato come azienda di servizi creando anche posti di lavoro. Nonché vari progetti locali, come pure la prossima costituzione di un Consorzio per la manutenzione delle strade comunali fuori zona. È mancata la ciliegina sulla torta, ossia l'aggiudicazione a Faido del Museo cantonale di storia naturale che invece sarà realizzato a Locarno: «Vero, è un progetto cui tenevo molto. Avrebbe potuto modificare sostanzialmente la nostra situazione».

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