Bellinzonese

Bellinzona si fa social

Da tre mesi e mezzo la Città è approdata su Facebook e Instagram per rafforzare la propria identità e farsi conoscere fuori dai confini cantonali

15 ottobre 2018
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Oltre 2’500 follower nei primi tre mesi. Il debutto ufficiale della Città sui social network Facebook e Instagram (Bellinzonacity) è partito con il botto. È soddisfatto Reto Malandrini, direttore dell’Ufficio comunicazione della Città di Bellinzona, che da noi intervistato rivela gli obiettivi di questa novità lanciata a inizio luglio. «Stiamo integrando queste opportunità nell’insieme degli strumenti di comunicazione tradizionali di cui la Città già dispone», spiega. I social permettono di perseguire in particolare due scopi. Grazie a Facebook, utilizzato da utenti di tutte le età, e al suo linguaggio semplice e diretto la Città intende avvicinare i 13 quartieri e i loro abitanti alle istituzioni e al tempo stesso far conoscere quanto succede nei quartieri al resto del comune. Vengono per esempio promossi eventi che si svolgono sul territorio e pubblicate videointerviste ad alcuni dipendenti. «Due gli effetti positivi: lanciare nostri servizi e far capire che l’amministrazione cittadina è composta da gente comune e simpatica», sottolinea Malandrini.

Il profilo Instagram – social seguito da molti giovani e improntato sulla pubblicazione di immagini o video – viene utilizzato per promuovere aspetti turistici di Bellinzona, valorizzare la sua immagine e condividere le bellezze dei 13 quartieri anche al di fuori dei confini cantonali. «Pubblichiamo principalmente fotografie che testimonino la ricchezza del paesaggio e del patrimonio storico», sottolinea il responsabile della comunicazione. I primi frutti stanno arrivando anche grazie ad alcuni blogger famosi che hanno iniziato a seguire il profilo.

Segnalazioni e autoironia

Oltre a Reto Malandrini, dietro ai profili social di Bellinzona c’è Edy Pedrini, già speaker radiofonico e presentatore televisivo assunto dalla Città per portare il suo estro nei nuovi profili che stanno iniziando a registrare interazione con gli utenti, pronti a commentare pubblicamente o a mandare messaggi privati. In alcuni casi anche per comunicare problemi. Per esempio alcune segnalazioni sul tema del littering sono state lo spunto per una raccolta pubblicata su Facebook. Ma sui social non è tutto oro quel che luccica e, accanto agli apprezzamenti, è facile incappare in qualche critica o lamentela. «Siamo pronti a rispondere a tutti. Ovviamente se i toni dovessero essere troppo sopra le righe, la nostra linea editoriale prevede che si prendano delle misure», continua Malandrini.

Scorrendo le pagine social si notano freschezza del linguaggio e un po’ di autoironia (come il video in cui il sindaco Mario Branda in procinto di andare dormire la sera presto decide di fare un’eccezione in occasione di Perbacco). «L’idea è di essere anche autoironici quando commettiamo degli errori, ma anche quando ci sentiamo criticati ingiustamente, come nel caso citato di Perbacco, e di portare un po’ di energia positiva e anche di pubblico a chi si impegna in Città per organizzare eventi di ogni genere, dalle sagre alla cultura più “elevata”. Il tutto senza aver paura di osare un po’». Ma, nonostante la simpatia, non si tratta di un’attività fatta per gioco. «Attraverso i social vogliamo far capire di non essere più 13 Comuni a sé stanti, la cui ricchezza vogliamo comunque preservare, ma di essere oggi una sola realtà, alla stregua di altre città svizzere», spiega Malandrini.

Caccia ai tesori dei 13 quartieri

Per far conoscere il profilo Facebook, Bellinzonacity ha lanciato una caccia al tesoro. Un modo per incuriosire ma anche per far conoscere meglio i quartieri. I partecipanti devono spostarsi sul territorio alla ricerca dell’indizio della settimana contenuto in una busta situata in una location segreta: la si scopre grazie ai video che vengono pubblicati settimanalmente. I 13 indizi permetteranno di scovare la soluzione finale che per un fortunato vincitore consisterà in un interessante premio a sorpresa. È inoltre possibile aggiudicarsi alcuni premi recandosi sul posto dell’indizio settimanale e mandando per primi agli organizzatori su Facebook un selfie con la busta. Un’idea social da vivere sul territorio.

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